Due anni di reclusione con il beneficio della condizionale. E’ la pena inflitta dal Tribunale di Udine a una donna di 54 anni di Sedegliano, riconosciuta colpevole di bancarotta.
Era accusata di aver prelevato senza giustificazione dal 2007 al 2010, quando era socio amministratore, alcune somme dalle casse di una società che gestiva una pizzeria di Codroipo.
L’azienda, dichiarata fallita nel 2016, versava in uno stato di crisi economica già dal 2008 e nel 2012 il totale dei prelievi non giustificati superava i 130mila euro. Per il crac, nell’aprile del 2021 il marito era stato condannato con il rito abbreviato a 2 anni e 2 mesi di reclusione.
“I prelievi ritenuti non giustificati dall’accusa – spiega il difensore, l’avvocato Emanuele Sergo – erano dovuti a uno stato di necessità. Non vennero effettuati per arricchimento personale”.