Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura e del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Trieste, rispettivamente a Napoli e Cremona, hanno dato esecuzione a decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica nell’ambito dell’indagine relativa ai furti di farmaci antitumorali avvenuti all’interno dell’Ospedale Maggiore nel febbraio e nel giugno scorsi.
L’attività è stata svolta parallelamente all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di diversi indagati, emessa dal Gip di Cremona a conclusione di unìindagine svolta dal Nas dei Carabinieri in relazione ad analoghi colpi, antecedenti rispetto a quelli commessi a Trieste.
I due filoni investigativi hanno, infatti, consentito di verificare come alcuni soggetti, emersi in entrambe le indagini, siano sospettati di aver commissionato furti di farmaci salvavita da rivendere all’estero.
In merito ai colpi commessi a Trieste, il 13 febbraio dalla Farmacia del Maggiore erano spariti farmaci ematologici e chemioterapici per un valore complessivo di oltre 400 mila euro, mentre il 26 giugno erano stati sottratti medicinali per 300 mila euro.
Le indagini avviate dalla Procura e svolte dalla Polizia di Stato e dall’Arma hanno permesso, nel corso di questi mesi, d’individuare le auto usate in occasione di uno dei furti, alcune utenze di servizio utilizzate dai malfattori e di raccogliere elementi a carico di soggetti, egiziani e italiani, residenti in Provincia di Cremona, in Campania e in Lombardia dediti ai furti e alla ricettazione dei farmaci.