Inizio di settimana movimentato per la Guardia Costiera di Monfalcone e l’Ufficio di Grado, che hanno svolto quattro interventi di soccorso in mare, salvando dieci persone.
Il primo allarme si è verificato nel primo pomeriggio di ieri a Grado, dove un natante da diporto di circa 6 metri con quattro persone a bordo, due coppie dell’area monfalconese, ha iniziato a imbarcare acqua, in località Banco d’Orio. Immediata la risposta del sistema di coordinamento del soccorso, che ha disposto l’uscita del battello pneumatico GCB43 della Guardia Costiera di Grado. Raggiunto il natante, ormai semi affondato, i militari hanno recuperato i diportisti e li hanno portati in sicurezza nel porto di Grado.
La seconda richiesta di aiuto è arrivata tramite il numero di emergenza in mare 1530, intorno alle 15 di lunedì, nelle acque adiacenti a Punta Sdobba. Un’unità di circa 6 metri, con due persone a bordo, è rimasta con il motore in avaria. Disposto immediatamente l’impiego del battello pneumatico GCB44 della Guardia Costiera di Monfalcone che ha provveduto a fornire assistenza e ad assicurare il sicuro rientro in porto per i due diportisti, entrambi ultrasettantenni.
I restanti interventi hanno visto protagoniste due unità incagliate in località Mula di Muggia. Un’imbarcazione a motore di circa 10 metri, incagliata nel pomeriggio di lunedì, ha richiesto immediatamente assistenza a causa del peggioramento delle condizioni meteo. Il battello pneumatico GCB43 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Grado, già in zona per altra attività, ha trasbordato gli occupanti – due uomini della provincia di Udine – sbarcandoli in sicurezza al Molo Torpediniere di Grado.
Un’altra unità a motore di circa 13 metri era rimasta incagliata in zona di bassi fondali già da domenica, ma solamente nel tardo pomeriggio di lunedì, causa il peggioramento delle condizioni meteo e una marea non favorevole, ha richiesto assistenza alla Guardia Costiera per sbarcare. È intervenuto il gommone GCB43 di Grado che, dopo numerosi e complessi tentativi di recupero, questa mattina, alle prime luci dell’alba e grazie a una lieve alta marea, è riuscito a salvare i due diportisti, una coppia di Treviso.
La Guardia Costiera raccomanda a tutti di intraprendere la navigazione sempre dopo aver verificato le previsioni meteo e le zone di bassi fondali rispetto alla rotta programmata e dopo aver controllato le dotazioni di sicurezza dell’unità, assicurandosi di avere al seguito anche un telefono cellulare carico. Per l’emergenza in mare è attivo, oltre al 112, anche il numero blu 1530, gratuito su tutto il territorio nazionale ed attivo 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno.