E’ stato arrestato, grazie a un mandato internazionale, un latitante colombiano. L’uomo, classe 1978, era stato condannato a otto anni e cinque mesi dal Tribunale di Udine per rapina aggravata, lesione personale, resistenza a pubblico ufficiale e falsa attestazione sull’identità personale, in più episodi commessi tra il 2 settembre 2017 e il 13 ottobre 2018.
L’attività di ricerche, gestita dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo Carabinieri di Udine, e coordinata dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’interno di Roma in concorso con le Autorità Colombiane, ha permesso la sua individuazione a Bogotà.
Il 2 settembre 2017, a Udine, assieme a un complice, per impossessarsi di una collana d’oro, si era introdotto nel giardino dell’abitazione di una 70enne, aggredendola e facendola rovinare a terra, cagionandole lesioni personali. Datosi poi alla fuga a bordo di una Citroen C3, era stato individuato il giorno successivo a un posto di controllo dei Carabinieri.
All’alt dei militari, l’uomo prima aveva tentato d’investirli, per poi darsi alla fuga, speronando un’auto militare ed effettuando pericolose manovre che avevano messo a rischio l’incolumità dei passanti. Bloccato al termine di un inseguimento, il colombiano, che aveva continuato a opporre resistenza, era stato arrestatoo assieme al figlio e a un connazionale. Le successive indagini avevan dimostrato la sua responsabilità in analoghe rapine, compiute a Milano e Venezia, dove aveva dato false generalità alle Forze di Polizia.
Il 5 novembre 2017, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari a Varmo, si era reso irreperibile.