E’ accusato di concorso in truffa. Questa l’ipotesi di reato che ha fatto scattare le manette ai polsi di Luca Dordolo, l’ex capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Udine all’epoca del primo mandato Honsell.
Il friulano, salito agli onori della cronaca a causa di diversi commenti razzisti che lo portarono poi all’espulsione dal Carroccio, è stato arrestato questa mattina, nella sua casa di Udine, per aver utilizzato le criptovalute come uno strumento per riciclare denaro ‘sporco’, provento di diverse truffe.
Il sistema prevedeva la vendita di fittizie case e vetture che si sarebbero potute comprare a prezzi vantaggiosi attraverso aste pubblicizzate online. Almeno sette le persone ingannate e circa 200mila euro i guadagni ottenuti illecitamente anche attraverso la consegna di caparre.
L’indagine del Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza di Milano ha portato alla custodia cautelare del friulano e dell’uomo al centro del sistema truffaldiono, ovvero il 30enne molisano Manuel Miele.
Secondo le Fiamme Gialle il ruolo di Dordolo era fondamentale, vista la sua esperienza “nell’utilizzo di strumenti informatici, nel crittografare i dati di rilievo investigativo e nella compravendita di valute virtuali”.
L’avvocato difensore del friulano, Maurizio Conti, ha spiegato a Telefriuli che il suo assistito sarebbe del tutto estraneo all’ipotesi di concorso in truffa. “Presenteremo richiesta al riesame del Tribunale di Milano – ha spiegato – e confidiamo che l’estraneità del mio cliente si chiarirà in breve tempo”. L’ex leghista si trova ora in custodia cautelare nel carcere di Treviso.