Rifiuti, non migliora la situazione in via Sabbadini, a Udine. Di fronte alle palazzine che sorgono tra il civico 56 e il 58, a un centinaio di metri dalla sede della Regione, da ormai alcune settimane continuano ad essere abbandonati rifiuti fuori dai cassonetti. La situazione – segnalano alcuni residenti – è addirittura peggiorata. Questa mattina, ad esempio, posizionati in bella vista sul marciapiede, erano presenti più di 30 sacchi colmi di rifiuti indifferenziati.
Una situazione intollerabile per i residenti. La strada è inserita nelle aree in cui è partito il nuovo sistema casa per casa dal primo dicembre scorso. Passati due mesi e mezzo dall’avvio della novità, la situazione non migliora, nonostante la Net abbia posizionato appositi cartelli nell’area. La scena che si presenta ogni mattina in via Sabbadini è sempre la medesima, con il divieto di deposito dei rifiuti fuori dai contenitori sistematicamente disatteso e i residenti costretti a subire la situazione. Gli stessi chiedono con urgenza fototrappole per pizzicare i trasgressori e provvedimenti contro gli indisciplinati, a partire dalle sanzioni.
L’amministrazione comunale di Udine è consapevole del fatto che in città sono in aumento i casi di abbandono di rifiuti per inciviltà, ma non procederà con le sanzioni prima che il sistema casa per casa sia entrato a regime. Giovanni Govetto, presidente della Commissione Ambiente in municipio, in questa fase esclude le multe e si dice convinto del fatto che, concluso il rodaggio, il fenomeno sarà superato.
“Lo abbiamo assicurato ai cittadini – spiega. Al momento nessuna sanzione, anche perché comportamenti di questo tipo costituiscono reato e sono puniti con multe di circa 3mila euro. Pensiamo che intervenire così pesantemente sui trasgressori non abbia effetti positivi in questa fase. Nei quartieri dove il sistema è partito prima – continua Govetto – gli operatori della Net riferiscono di un miglioramento generale della situazione. E’ vero che si ripetono episodi di inciviltà. Squadre della Net intervengono per raccogliere i rifiuti abbandonati e per ripulire le aree interessate. Lo fanno anche sulla base delle fotografie postate dai cittadini sui social” prosegue il presidente della Commissione ambiente, il quale evidenzia come spesso siano gli stessi residenti a richiamare all’ordine quanti conferiscono in maniera errata i rifiuti. Al momento il sistema casa per casa coinvolge direttamente 40mila udinesi.
“Ad aprile, quando sarà esteso anche a Udine est, Laipacco e San Gottardo – precisa Giovanni Govetto – il nuovo metodo di raccolta interesserà oltre la metà della città. Nel corso dell’estate si entrerà a regime e a settembre, a fronte di un quadro completo della situazione, l’amministrazione farà il punto e procederà di conseguenza. Anche nei confronti dei turisti dei rifiuti, che a quel punto si ritroveranno però senza cassonetti in città”.
Questo pomeriggio, si terrà il tavolo tecnico richiesto al Comune e a Net da 13 associazioni/categorie economiche – ovvero Consumatori Attivi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confindustria, Confedilizia, Anaci, Fiaip, Fimaa, Fiadel Csa Nordest, Comitato Udine Nord Verde e Vivibile, Zero Waste Fvg e Friday for Future di Udine – sul nuovo sistema di raccolta rifiuti ‘casa per casa’.
“Visto l’ordine del giorno firmato da Govetto e Venanzi, deliberato dal Consiglio Comunale il 18 dicembre che prevedeva l’impegno dell’Amministrazione alla realizzazione di bidoni stradali con conferimento controllato nelle aree più ad alta densità, l’incontro puntava a pianificare una road map per arrivare a soluzioni concrete”, spiegano le associazioni. “Le ultime posizioni espresse dal Comune e dal consigliere Govetto, però, propongono l’esatto contrario: non si premiano i comportamenti civili multando gli incivili. Non ci resta che confidare nella responsabilità del Sindaco e della Net nell’adottare soluzioni che rendano questo ‘casa per casa’ più adatto a una città come Udine, assai complessa”.