Continuano a sperare in una soluzione rapida i risparmiatori traditi dalle banche che attendono la fumata bianca dal Governo sull’attivazione del Fondo d’indennizzo. Questo pomeriggio, Consumatori Attivi ha indetto un incontro per fare il punto della situazione, dopo il sit-in in piazza Monte Citorio a Roma.
“Lo stallo dovrebbe risolversi a breve”, spiega la presidente dell’associazione Barbara Puschiasis. “Speriamo che la soluzione arrivi già dal prossimo Consiglio dei Ministri, che dovrebbe tenersi il 23 o 24 aprile. In queste ore sta circolando un bozza del decreto crescita, nella quale abbiamo appreso che è stata inserita la modifica da noi richiesta, ovvero il principio che solo i risparmiatori traditi possano accedere al Fondo. Chi ha acquistato le azioni dopo la messa in liquidazione delle due Banche Venete, quindi, dovrebbe essere automaticamente escluso dalla procedura di rimborso”.
Oggi, poi, le due associazioni ‘dissidenti’, quelle cioè che non avevano dato il via libera alla proposta del premier Conte nell’incontro dell’8 aprile, hanno incontrato tecnici del Ministero e i capi gabinetto, ma non c’è stata un’intesa. “A quanto sappiamo – prosegue Puschiasis – sono rimasti sulla loro posizione, ovvero quella di un rimborso al cento per cento per tutti. Questa è un’utopia, anche perché non ci sarebbero abbastanza fondi. Quindi, noi chiediamo al Governo di procedere con la bozza approvata dalle altre 17 associazioni, per dare una risposta rapida alle persone che versano in una situazione sempre più critica”.