Ultime ore di passione per gli automobilisti che, a Ronchi dei Legionari, vorranno nuovamente utilizzare il sottopasso che conduce all’area commerciale di via Micca, chiuso ormai da parecchie settimane.
Si sono concluse, infatti, le operazioni, da parte della ditta Chiurlo, per la sostituzione e l’implementazione delle pompe idrovore, ma anche della riparazione dell’impianto elettrico del manufatto. Un’operazione non facile, anche perchè le falde non si erano ancora abbassate del gruppo ed i volontari della Protezione civile, presenti con due mezzi e alcune persone, hanno dovuto impiegare delle pompe mobili capaci di togliere di mezzo migliaia di litri di acqua al minuto.
Non meno impegnativo il lavoro dei tecnici della ditta Cosper che hanno ripulito tutta la zona e, in particolare, il locale dove sono alloggiate le pompe. L’acqua degli ultimi anni, poi, aveva creato danni anche all’impianto elettrico che è stato sottoposto a revisione. Un lavoro delicato e capillare che si conclusa da poco, prima della riapertura del sottopasso e, quindi, del ripristino della viabilità.
La municipalità ronchese, con una spesa di poco inferiore ai 24mila euro, ha dato compito alla Chiurlo Tec di Campoformido di procedere alla sostituzione di due delle tre pompe di sollevamento esistenti e di integrare tutto il sistema con la posa in opera di un terzo manufatto. Prima di ciò era stato dato anche il via libera all’appalto per la manutenzione degli apparati elettrici affidato alla Griffanti Impianti di Altavilla Vicentina per un totale di quasi 12mila euro.
“Finalmente ci siamo riusciti – ha commentato il sindaco, Livio Vecchiet – e ringrazio tutti coloro che hanno operato al fine di rendere possibile questa operazione. Il nostro servizio manutentivo era giunto alla conclusione, dopo alcuni sopralluoghi, che era ormai necessario provvedere alla sostituzione di due pompe di sollevamento, in quanto si erano guastate in maniera irreparabile, nonché di integrare l’impianto di pompaggio delle acque meteoriche con un’ulteriore pompa di sollevamento considerato il frequente innalzamento della locale falda freatica”.