Ieri notte, dopo un’intera giornata trascorsa per capire dove trasferire i cinque minori non accompagnati trovati alle porte di Pradamano, sono stati fermati altri 11 migranti.
La situazione sta diventando particolarmente pesante per i piccoli Comuni, tanto che la Prefettura di Udine, come riferito a Telefriuli dal sindaco di Pradamano Enrico Mossenta, ha fissato per giovedì 13 agosto un incontro con i primi cittadini di San Giovanni al Natisone, Manzano, Buttrio e Pradamano, ovvero quattro dei Comuni interessati dal flusso dei migranti e dei passeur in arrivo dai Balcani. Molti gli indizi che suggeriscono come la rotta sia ben organizzata e strutturata, secondo il primo cittadino che ieri ha parlato a lungo con questi ragazzi.
Nel frattempo, per fare fronte all’emergenza, già ieri si era profilata la possibilità di utilizzare una nuova struttura, un capannone, per triage e quarantena, messo a disposizione da un privato in provincia di Udine. Lo stabile, che avrebbe potuto accogliere oltre 100 migranti, non è stato giudicato però adatto dalla Prefettura.
Intanto si è esaurito il tempo della quarantena per i 37 migranti alloggiati a Tricesimo: i tamponi sono tutti negativi. Da mercoledì, quindi, la struttura potrà ospitare altri 25 cittadini stranieri provenienti dalla Rotta Balcanica.