Nonostante l’importanza della sua missione e di quella dell’Istituto scientifico “Eugenio Medea”, l’unico riconosciuto per la ricerca e la riabilitazione nello specifico ambito dell’età evolutiva, la Onlus “La nostra famiglia” è in affanno.
“Obiettivo importante – spiegala direttrice regionale, Tiziana Scaccabarozzi – è ottenere l’adeguamento economico delle rette per la degenza a ciclo diurno e delle tariffe per l’attività ambulatoriale ferme al 2009. Adeguamento che consentirebbe all’associazione di garantire ai bambini una risposta non solo appropriata e di qualità, ma anche sostenibile. Abbiamo presentato recentemente la questione al vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, in visita della sede di Pasian di Prato, che ha recepito il problema, a differenza dei suoi predecessori”.
La missione de “La nostra famiglia” è tutelare la dignità e migliorare la qualità della vita attraverso specifici interventi di riabilitazione delle persone con disabilità, specie quelle in età evolutiva. Molti bambini, ragazzi e le loro famiglie trovano un aiuto concreto e competente al loro bisogno.
I percorsi riabilitativi, ai quali i bambini possono accedere su indicazione dei medici specialisti e con autorizzazione dell’Azienda sanitaria, vanno dalla logopedia alla neuropsicomotricità dell’età evolutiva, dalla fisioterapia alla riabilitazione neuropsicologica e molto altro.
Nel 2018 in Friuli-Venezia Giulia sono stati accolti 3.687 bambini e ragazzi. Le due sedi, San Vito al Tagliamento e Pasian di Prato, si occupano della diagnosi funzionale e della riabilitazione di patologie neuromotorie e neuropsichiche dell’età evolutiva tra cui le paralisi cerebrali infantili, le disabilità intellettive, i disturbi dello spettro autistico, quelli del linguaggio, dell’apprendimento, da deficit dell’attenzione e iperattività, i disturbi neurosensoriali (visivi e uditivi).
Sono impegnati 276 operatori che, grazie a elevati livelli di professionalità e umanità, offrono interventi di norma interdisciplinari garantendo ai bambini una presa in carico globale, nelle tipologie di servizio ambulatoriale e ciclo diurno continuo.
Altro punto critico, però, è l’assegnazione di nuovi contributi regionali per la ricerca scientifica.
“La Nostra Famiglia – continua il direttore – porta avanti anche la ricerca, affidata all’Istituto scientifico ‘Eugenio Medea’, che ha visto nel 2018 l’attuazione di vari progetti, i cui risultati sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste indicizzate, con una partecipazione dell’istituto alle maggiori reti internazionali”.
Sempre lo scorso anno, in ottobre, il Ministero ha confermato il ‘carattere scientifico’ del polo friulano dell’istituto, terzo Irccs con il “Burolo Garofolo” di Trieste e il Cro di Aviano.
“Però – conclude Scaccabarozzi – il prossimo importante obiettivo è poter accedere ai bandi per l’assegnazione dei contributi regionali per la ricerca scientifica, che si caratterizza per essere una ricerca traslazionale che coniuga la clinica ai progetti di ricerca stessa, e continuare così a rendere tangibile e sempre attuale l’invito del fondatore dell’associazione, il beato Luigi Monza, a ‘fare bene il bene’”.
San Vito al Tagliamento, un aiuto fermo da dieci anni
Per continuare ad assistere i quasi 4.000 bambini l’associazione 'La nostra famiglia' chiede alla Regione l’adeguamento economico
229
articolo precedente