Forte scossa di terremoto alle 12.19 in Croazia. Si tratta di un sisma di 6.3 registrato sempre nella zona a sud-est di Zagabria, a 217 chilometri da San Dorligo.
L’epicentro, abbastanza superficiale, si trova in prossimità di Sisak, a metà strada tra Zagabria e il confine con la Bosnia. Pochi minuti più tardi, alle 12.34, si è registrata una seconda scossa, nella stessa area, di magnitudo 4.5.
I danni sono molto ingenti, con diversi edifici che hanno subito crolli, interruzione di elettricità e delle linee telefoniche nelle località più vicine all’epicentro, in particolare a Petrinja. Crollati anche un asilo e un ospedale.
Almeno sette le vittime accertate al momento, tra le quali una minore. Ci sono diversi feriti, almeno una ventina, ma al momento non sono disponibili numeri ufficiali. Si teme che diverse persone, che si trovavano in casa, siano intrappolate tra le macerie.
Evacuato anche l’impianto della friulana Abs, del Gruppo Danieli, a Sisak. L’azienda è chiusa per le festività natalizie: al momento della scossa era operativa solo la squadra della manutenzione. Tutti sono usciti dallo stabilimento e non ci sono feriti.
Tanta paura anche nella nostra regione. La scossa è stata chiaramente percepita in tutta la regione, dalla montagna alla costa. La magnitudo è stata quasi identica a quella dell’orcolat del 6 maggio 1976.
In Comune a Udine, dove era in corso la conferenza stampa di fine anno della Giunta, diverse persone sono uscite in strada. Tante le persone che hanno lasciato abitazioni o uffici, ma non ci sono notizie di danni. La scossa è stata chiaramente avvertita lungo tutta la costa adriatica e fino a Napoli e Milano.
Stop alla centrale di Krsko. Il sito della centrale nucleare slovena di Krsko informa che l’attività è in stato di Stop Imprevisto. I valori di irraggiamento misurati sono nella norma sia a Krsko sia nei pressi della centrale. Il monitoraggio della radioattività nell’aria a Udine eseguito alle 14.30 da Arpa Fvg non rileva nulla di anomalo.
Protezione civile Fvg in pre-allerta. “Ho appena parlato con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, il quale è in contatto con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendogli sapere che la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è pronta a partire“. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Protezione civile Riccardo Riccardi dalla centrale operativa di Palmanova.
A seguito della scossa di terremoto avvertita anche in Friuli Venezia Giulia, il sistema della Protezione civile regionale è in stato di preallerta. “Al momento – spiega Riccardi – non sono stati segnalati danni a persone o cose nella nostra regione. Abbiamo però attivato immediatamente un collegamento con il dipartimento nazionale della Protezione Civile. Nel caso si ravvisasse la necessità di dare supporto alle zone maggiormente colpite dal sisma, le nostre squadre sono pronte a partire”.
“Il centralino del Numero unico dell’emergenza – aggiunge Riccardi – ha già ricevuto oltre 150 chiamate in un’ora a seguito della scossa avvertita nella nostra regione”.
Tante anche le chiamate ricevute dai centralini dei quattro Comandi regionali dei Vigili del Fuoco per richiesta informazioni ma nessuna segnalazione di danni a cose o persone. In caso di un’eventuale richiesta d’intervento da parte dei competenti organi internazionali i moduli versione terremoto della colonna mobile regionale sono pronti a muovere in qualunque momento alla volta della Croazia.
I precedenti. L’area è la stessa dove ieri erano state registrate due scosse, una di 5.2 gradi alle 6.28 (con epicentro a 47 chilometri a sud est di Zagabria) e una alle 7.49 di magnitudo 4.8 (ML Richter) con epicentro poco distante dalla prima, a 51 chilometri a Sud Est di Zagabria. L’attività sismica, quindi, è probabilmente collegata.
A marzo, una scossa di magnitudo 5.3 aveva colpito la città di Zagabria, provocando un morto e 27 feriti. Tanti gli aiuti che eranno arrivati anche dalla nostra regione.