Spacciava droga a minorenni, nei giardini pubblici, ma grazie alla segnalazione di alcuni passanti, insospettiti, lo spacciatore è statao arrestato. L’operazione della Polizia Locale di Trieste risale ad alcuni pomeriggi fa. Una pattuglia in borghese del Nucleo Operativo Territoriale era in servizio presso il giardino pubblico De Tommasini, in via Giulia, quando hanno ricevuto la segnalazione di alcuni passanti indirizzata verso un gruppo di ragazzini appartato in un’area defilata del giardino.
Uno dei ragazzini è stato notato mentre si allontanava brevemente per recarsi in uno stabile poco distante e al ritorno consegnava furtivo un involucro a un altro ragazzo del gruppo. Gli operatori sono così intervenuti nell’immediatezza scoprendo che i due, entrambi minorenni, si erano appena scambiati più di 25 grammi di marijuana: accompagnati alla caserma di via Revoltella 35, venivano denunciati rispettivamente per cessione e detenzione ai fini di spaccio.
L’attenzione degli investigatori si è quindi spostata sull’appartamento dove si era recato il primo dei ragazzi – ragionevolmente per rifornirsi di droga –: avevano memorizzato il pulsante del campanello usato dal minore, risalendo così al giusto interno. Proprio da lì è uscito un uomo che, fermato, è stato trovato in possesso di quattro dosi da un grammo: in seguito alla perquisizione personale gli agenti hanno sequestrato anche un tirapugni in metallo, arma il cui porto è vietato dalla legge.
Durante la perquisizione dell’appartamento, invece, sono state trovate e poste sotto sequestro 90 bustine di marijuana da un grammo, una da 20 grammi, una da 15, una da 6, diversi bilancini, tutto l’occorrente per confezionare le dosi e alcune centinaia di euro frutto dell’illecita attività di spaccio (anche in considerazione che l’uomo è senza reddito).
L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato. Ora è a disposizione del pubblico ministero.
“Complimenti agli agenti della Polizia locale di Trieste la cui costante presenza sul territorio ha permesso di scoprire un punto di spaccio di sostanze stupefacenti tra minorenni all’interno di un’area frequentata da bambini e famiglie e di individuare e arrestare lo spacciatore che, secondo quanto ricostruito dalle Forze dell’ordine, forniva loro la droga”, ha dichiarato l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti, commentando i risultati dell’operazione della Polizia locale del capoluogo regionale che ha portato a un arresto e alla denuncia di due minorenni sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti nel giardino pubblico Nunzio De Tommasini. “Questa azione – ha aggiunto – è la dimostrazione dell’importanza del presidio del territorio nel contrasto alla micro criminalità”.
Roberti ha quindi auspicato “che l’azione giudiziaria avviata nei confronti dell’arrestato, per altro in flagranza di reato, porti a una giusta condanna e che la pena comminata tenga in considerazione come aggravanti sia il fatto che la droga veniva venduta a minorenni sia che il luogo di spaccio era un giardino pubblico frequentato da bambini e famiglie. Allo stesso modo la speranza è che i due minori coinvolti possano essere inseriti in un programma di recupero e che si allontanino per sempre dal mondo della droga”.
“Bene anche questa volta l’intervento delle forze dell’ordine, per una brutta e conosciuta situazione di spaccio nel giardino pubblico De Tommasini di via Giulia, come già proposto crediamo sia da valutare il ripristino della figura del custode”, così Giorgio Cecco coordinatore triestino di Progetto Fvg.
“Comunque da tener presente che, oltre alla droga, nel caso specifico da noi evidenziato anche con la consigliera circoscrizionale Alice Tessarolo e dai nostri consiglieri negli altri rioni cittadini, ci vengono segnalati ulteriori atti di inciviltà, di bullismo, contro il patrimonio e il decoro pubblico – sottolinea Cecco – una volta nei giardini comunali c’era un custode preposto anche ai controlli, figura che si potrebbe pensare di ripristinare almeno nei principali parchi cittadini. Tutto ciò di certo non in sostituzione alle forze dell’ordine, ma sicuramente una presenza fissa e autorevole potrebbe essere utile per le segnalazioni di situazioni a rischio come lo spaccio e la sicurezza in generale, la tutela del verde, del patrimonio e appunto del decoro pubblico” conclude il referente di Progetto Fvg.