Falsi prosciutti di San Daniele, cala la scure della prescrizione. Per questo motivo il gup di Udine Matteo Carlisi ha disposto il non luogo a procedere per cinque persone, mentre ha rinviato a giudizio la società sandanielese Marini Salumi srl.
L’accusa era di aver sostituito, tra il 2011 e il 2013, centinaia di cosce di San Daniele conferite dai produttori con pezzi di provenienza nazionale o straniera, poi marchiate con falsi timbri San Daniele Dop e spacciate come prosciutto pregiato. Le cosce di San Daniele, invece, sarebbero state vendute al mercato nero.
Gli imputati erano stati riconosciuti colpevoli dal Tribunale di Udine nel marzo 2018 e dalla Corte d’Appello di Trieste nel settembre 2019. A luglio, però, la Cassazione ha azzerato le condanne per un errore procedurale e rimandato tutto al gup.
Sul banco degli imputati resta solo la società, per la quale la prescrizione è sospesa fino al passaggio in giudicato del procedimento. La Marini Salumi srl, difesa dall’avvocato Helga Parisi, sarà giudicata dal Tribunale collegiale di Udine. La prima udienza è prevista per metà gennaio.