Si è spento in ospedale a Udine, dove era ricoverato, un ospite dell’Azienda Pubblica di servizi alla persona delle Carnia di Tolmezzo, risultato positivo al Covid-19. Ne dà notizia il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, precisando che “il suo stato di salute era già irrimediabilmente compromesso prima di contrarre il virus. Immediatamente, grazie all’intervento della Responsabile del Distretto Sanitario, dottoressa Loik, è stato possibile reperire il materiale necessario all’effettuazione dei tamponi. I primi 67 sono già stati eseguiti nel pomeriggio di ieri al personale e agli anziani della struttura tolmezzina che hanno operato o soggiornato nella stessa sezione della persona positiva. Nel mentre, viste le sue condizioni di salute critiche, la persona contagiata era stata trasferita subito in ospedale, dove purtroppo è deceduta nella giornata di oggi”.
“Questa mattina sono stati comunicati gli esiti negativi su tutti i tamponi eseguiti“, spiega ancora Brollo. “Questa mattina, il dottor Cesare Miani e il dottor Antonello Conte, coadiuvati dal personale infermieristico della struttura, hanno provveduto a completare il monitoraggio di tutta la popolazione residente, costituita da 160 ospiti e più di 100 operatori”.
“A nome della Città di Tolmezzo e della sua comunità che rappresento, esprimo di cuore le condoglianze ai familiari della persona deceduta e al contempo tutta la vicinanza possibile alle persone che vivono o che lavorano dell’Asp Scrosoppi, alla direttrice Annalisa Faggionato, al Presidente Andrea Marzona e al consiglio di amministrazione tutto. Assieme a loro sto affrontando questa vicenda con la vicesindaco assessore alla salute Fabiola De Martino, in costante contatto con i vertici della azienda sanitaria, con Denis Caporale e con l’assessore Riccardi che ringrazio tutti”.
“Non appena è emerso il caso di positività, l’Asp Scrosoppi ha provveduto ad avvisare telefonicamente i parenti di ogni singolo ospite fornendo tutte le informazioni sull’accaduto. Per questo motivo etico – informare della vicenda prima i familiari direttamente, ed evitare che lo vengano a sapere dai social o dagli organi di informazione – abbiamo tenuto in stand-by questa comunicazione che ora possiamo diffondere. L’Asp di Tolmezzo è stata la prima a sbarrare i cancelli e impedire le visite dei parenti, già a fine febbraio. Una misura dolorosa se si vuole, che fu anche contestata da alcuni parenti ma che servì a diminuire drasticamente le probabilità d’ingresso del virus”, ricorda Brollo.
“Immediatamente la direzione ha sospeso tutte le situazioni di lavoro in promiscuità con altre strutture: dal 16 marzo chi lavora a Tolmezzo lo fa solo lì e non anche in altre case di riposo. Dal 13 marzo, inoltre, tutti gli operatori sono obbligati a utilizzare i dispositivi di protezione individuale per tutelare se stessi e gli ospiti e a tal fine sono stati adeguatamente dotati di mascherine e guanti a titolo di prevenzione della diffusione del virus e di mascherine FFP2/FFP3, visiere e camici per affrontare eventuali situazioni di positività. Gli stessi lavoratori da oltre un mese vengono sottoposti a rilevamento della temperatura ogni volta che accedono alla struttura e in caso di malattia possono rientrare solo dopo aver effettuato il tampone con esito negativo. La stessa modalità viene richiesta per il rientro delle persone anziane dalle strutture ospedaliere/sanitarie. Ma purtroppo questo virus dimostra una capacità di penetrazione e diffusione elevatissima”, conclude il sindaco Brollo.