Ennesima tragedia del lavoro in Friuli. Nel primo pomeriggio, in un’azienda metalmeccanica della zona industriale di Lauzacco di Pavia di Udine, è morto Lorenzo Parelli, un ragazzo di 18 anni di Castions di Strada, studente dell’istituto Bearzi di Udine. A quanto si è appreso, Lorenzo era al suo ultimo giorno del tirocinio con un progetto di alternanza Scuola/Lavoro.
Per cause in corso di accertamento, il giovane è rimasto schiacciato da una barra metallica, che gli è caduta addosso durante alcuni lavori di carpenteria metallica.
Immediati i soccorsi da parte dei colleghi, che hanno lanciato l’allarme. Sul posto il personale sanitario, con ambulanza ed elicottero, i Vigili del fuoco e i Carabinieri di Palmanova. Per il ragazzo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Sul posto sono subito accorsi i genitori. Indagini in corso da parte dei Carabinieri e degli ispettori dell’Azienda sanitaria; sul luogo della tragedia anche il sostituto procuratore di turno.
La zona è stata transennata e sarà posta sotto sequestro per cercare di stabilire eventuali responsabilità di terzi. La sede principale dell’azienda, che opera nel settore della carpenteria metallica, si trova a Buttrio, mentre lo stabilimento di Lauzacco, dove è avvenuto il dramma, si occupa esclusivamente di laminazione.
IL CORDOGLIO DELL’ISTITUTO. “La comunità educativa del Bearzi di Udine esprime le più sentite condoglianze alla famiglia di Lorenzo Parelli, nostro allievo del Centro di Formazione Professionale per la grave perdita”, si legge in una nota dell’Istituto salesiano.
“Tutto il Bearzi sta vivendo con immenso dolore questa tragedia. Lorenzo frequentava il IV anno nel settore della meccanica industriale, nel percorso duale del nostro Centro di Formazione Professionale del Bearzi ed era da poco diventato maggiorenne. Aveva già svolto varie esperienze di stage in azienda. Lunedì sarebbe rientrato al Centro per proseguire il percorso di formazione. Dalle visite effettuate dal tutor per lo stage aziendale Lorenzo dimostrava di apprezzare l’esperienza, tanto da sognare un futuro in quell’ambito lavorativo. Vogliamo pregare e affidare a San Giovanni Bosco Lorenzo e la sua famiglia in questa tragica circostanza”, sono le parole di don Lorenzo Teston, Direttore dell’Istituto Salesiano Bearzi.
“In questo momento di grande costernazione e dolore vogliamo ricordare Lorenzo attraverso la sua passione per il lavoro e il suo percorso di formazione, la sua gioia di vivere e il desiderio di costruire il suo futuro lavorativo e professionale nel settore meccanico”.
CASTIONS DI STRADA IN LUTTO. “E’ una tragedia che ferisce la nostra intera comunità”. Commenta così il sindaco di Castions di Strada Ivan Petrucco la scomparsa del diciottenne Lorenzo Parelli. “La sua è una famiglia ben nota in paese, in particolare nella frazione di Morsano di Strada dove viveva con i genitori e la sorella”.
“La famiglia – prosegue il primo cittadino – è molto attiva nell’associazionismo della comunità, e ci stringiamo a loro nel dolore. Io sono stato informato da un collega di Lorenzo poco fa, e non ci volevo credere. Domani celebreremo il funerale di un altro figlio di Castions, Federico, morto a sedici anni, e ora un’altra tragedia ci travolge. L’unica cosa che possiamo fare ora è stare vicini ai genitori di Lorenzo e non fargli mancare il nostro supporto”.
I COMMENTI. “E’ inaccettabile morire sul lavoro. Se poi a lasciarci la vita è un ragazzo di appena 18 anni la tragedia è ancora più grande”. Pasquale Stasio della Fim Cisl commenta così l’incidente di oggi a Lauzacco. “E’ una di quelle notizie che nessuno vorrebbe mai sentire, e che si aggiunge a quella serie di infortuni che ormai costella pesantemente il mondo del lavoro”.
“La Magistratura – si legge in una nota della Fim – farà certamente tutto il necessario per fare luce sulla dinamica dell’incidente e per chiarirne le cause. Oggi, però, è il tempo della rabbia e del dolore e per ribadire ancora una volta che la sicurezza deve essere messa da tutti – Istituzioni, Sindacato, Politica e Imprenditori – come primo punto dell’agenda perché, evidentemente, non si è fatto ancora abbastanza, malgrado gli sforzi. Oggi è il tempo di stringerci attorno alla famiglia della vittima, a cui va il nostro più forte e commosso abbraccio, assieme alla promessa di fare di più e di proteggere in modo ancora più determinante chi lavora e i giovani che si avvicinano a un mondo che non può essere un luogo di morte” conclude Stasio.
“L’età del ragazzo, e il fatto che si trattasse di uno studente, rende ancora più difficile e doloroso commentare questa ennesima morte sul lavoro, che arriva tra l’altro solo ventiquattr’ore dopo un altro grave incidente, sempre in provincia di Udine e sempre a danno di un giovane”, sono le parole di Villiam Pezzetta, segretario generale Cgil Fvg.
“Prima di lanciare allarmi, di dire l’ennesimo basta destinato purtroppo a essere cancellato dal prossimo infortunio, di attendere che le indagini facciano luce sulle cause di questa inaccettabile tragedia, il nostro pensiero va all’immenso dolore della famiglia di questo ragazzo, morto sul lavoro prima ancora di diventare un lavoratore. È difficile, impossibile trovare le parole: speriamo solo che davanti alla morte in fabbrica di uno studente diciottenne, tutti, nessuno escluso, imprese, organizzazioni di categoria, sindacato, enti di vigilanza, istituzioni, si facciano un esame di coscienza e riflettano, ogni giorno, se stanno facendo davvero tutto il possibile per evitare che questa strage continui e per garantire la sicurezza e l’incolumità di chi lavora”, conclude Pezzetta.
“Come Amministrazione regionale ci stringiamo attorno ai genitori, ai parenti e agli amici del giovane deceduto sul lavoro oggi a Lauzacco mentre stava terminando il periodo di tirocinio”. Lo hanno detto oggi il governatore Massimiliano Fedriga e l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, appresa la notizia. “E’ incomprensibile – hanno dichiarato Fedriga e Rosolen – come ancora oggi si possano verificare episodi di questa gravità”.
“In questo momento però – hanno aggiunto i due esponenti della Giunta regionale – l’incommensurabile dolore sofferto dalla famiglia impone a tutti un rispettoso silenzio, in attesa che le autorità competenti ricostruiscano l’esatta dinamica di quanto accaduto”.
“Dolore immenso e difficoltà ad accettare un dramma che ha colpito un ragazzo appena affacciatosi al mondo del lavoro. Non ci sono altri sentimenti capaci di descrivere la tragedia che ha spezzato la vita di Lorenzo. Un commosso e sentito pensiero di vicinanza alla sua famiglia”, ha twittato il vicepresidente Riccardo Riccardi.
“Sono profondamente colpito dall’immane tragedia accaduta oggi a Lauzacco, dove ha perso la vita un giovane studente impegnato in un progetto scuola – lavoro. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile ma lo è ancora di più se tocca un ragazzo appena 18enne. Condoglianze alla famiglia”, è il tweet dell’assessore Sergio Emidio Bini.
“Ogni morte sul lavoro è un dramma per l’intera società, ma quanto accaduto oggi pomeriggio, avendo per vittima un ragazzo così giovane, lascia ancora più attoniti e ammutoliti”. Così i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, che esprimono il loro cordoglio e la loro vicinanza ai familiari del giovane di 18 anni deceduto a seguito di un incidente sul lavoro a Lauzacco.
“Sgomento, dolore, rabbia di fronte ad una vita spezzata prima di iniziare. Non bastano più però solidarietà e vicinanza. Sosteniamo con convinzione questo Governo: non ci interessa come altri rivendicarne i successi ad ogni piè sospinto, perché ciò che conta è la sfida epocale che abbiamo di fronte. Ma sia chiaro che nessuno deve pensare di vincere questa sfida sempre sulla pelle degli stessi, degli operai con gli stipendi fra i peggiori d’Europa, dei giovani sottopagati, della sicurezza sui posti di lavoro. Magari in un Paese dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sono dimenticati” afferma il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli.
“Oggi è toccato nuovamente al Friuli versare un ingiusto tributo, un ragazzo alla cui famiglia dobbiamo stringerci muti. E’ un dolore senza fine questa sequela di vittime innocenti che perdono la vita mentre si guadagnano il pane, lavoratori anziani su impalcature, giovani che si affacciano ai cantieri, madri e padri di famiglia uccisi dai macchinari. Non si può pagare un simile prezzo per costruire la ripresa del Paese. Abbiamo sentito con chiarezza l’appello dei sindacati, le risposte del Governo, la posizione delle imprese: adesso però basta, le cose devono cambiare”. La presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani esprime il suo cordoglio per la morte dello studente al suo ultimo giorno di stage.
“È una tragedia immensa, che io da genitore avverto in modo particolarmente intenso. Ho anch’io figli di quell’età e posso immaginare il dolore della famiglia di Castions, a cui esprimo tutta la mia vicinanza e quella del Consiglio regionale”. Il presidente Piero Mauro Zanin reagisce così alla notizia del terribile incidente sul lavoro.
“Accanto alla solidarietà e alla vicinanza alla famiglia – aggiunge il presidente del Consiglio regionale – quanto successo deve spingerci a riflettere, ma anche ad agire. Gli infortuni sul lavoro sono troppo frequenti, e l’anno appena passato ha fatto segnare purtroppo un record negativo in Friuli Venezia Giulia”.
Nel 2021 infatti hanno perso la vita in regione 22 lavoratori, un numero di vittime superiore a quello del 2019, l’anno pre-pandemia. Tanto che nei mesi scorsi si parlò di “prezzo insostenibile per la ripartenza”.
“Con le organizzazioni dei datori di lavoro e con i sindacati, ma anche con le scuole che hanno inserito la formazione nel loro percorso educativo – è l’auspicio di Zanin – bisogna trovare nuove soluzioni per garantire condizioni di sicurezza in ogni ambiente professionale. E il Consiglio deve essere pronto a recepire ogni suggerimento normativo. Dobbiamo fare davvero tutto il possibile – conclude il presidente – affinché non si ripetano tragedie come quella di oggi a Lauzacco”.
“Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per lo Stato. E quando a perdere la vita è un ragazzo appena 18enne, alla sua prima esperienza con il mondo del lavoro, è ancora più inaccettabile. Non possiamo rimanere a guardare: serve una risposta delle Istituzioni. Assieme a imprese, enti locali, istituti scolastici dobbiamo trovare strumenti nuovi perché incidenti come quello di oggi in provincia di Udine non possano accadere. Ci uniamo al cordoglio della famiglia e dei suoi compagni di scuola” scrive su Facebook il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato.
“La notizia di un giovanissimo studente di scuola superiore che muore per un incidente sul lavoro durante l’esperienza di alternanza scuola-lavoro lascia sgomenti. A nome mio e di tutta Open Sinistra FVG le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della giovane vittima. La scuola deve essere un luogo sicuro, un luogo di formazione culturale e civile, non una riserva di manodopera non qualificata e non retribuita a disposizione di chiunque lo richieda. Le esperienze lavorative devono essere costruite attorno alla sicurezza personale e alla crescita professionale e umana di chi le intraprende e questo ennesimo episodio dimostra come le condizioni di lavoro nella nostra reegione debbano essere collocate con urgenza al vertice dell’agenda politica e sociale”, ha dichiarato il consigliere regionale Furio Honsell.
“Di fronte a una tragedia di tale portata possiamo solo che stringerci attorno ai familiari e agli amici del ragazzo, colpiti da un dolore che adesso chiede solo rispetto e silenzio”. Con queste parole il consigliere regionale e capogruppo di Progetto Fvg per una Regione Speciale/AR, Mauro Di Bert, anche a nome dei colleghi del gruppo, commenta il terribile infortunio sul lavoro accaduto oggi a uno studente 18enne dell’istituto Bearzi.
“Sono profondamente colpito dall’immane tragedia accaduta nel pomeriggio di oggi a Lauzacco, dove ha perso la vita un giovane studente impegnato in un progetto scuola – lavoro. Ogni morte sul lavoro è inaccettabile – aggiunge Di Bert – ma lo è ancora di più se tocca un ragazzo appena 18enne, impegnato in un’esperienza di incontro con il mondo del lavoro”.
“La terribile notizia della morte del diciottenne, studente di Castions di strada, a causa di un incidente sul lavoro mentre svolgeva attività di stage, ci lascia affranti. Quella che doveva essere una esperienza di costruzione e apertura al futuro si è trasformata in un tragica fine di ogni aspirazione per un giovane e per una intera famiglia. Proprio ai famigliari va il nostro primo pensiero”, afferma la consigliera regionale Chiara Da Giau (Pd).
“In attesa poi che le indagini identifichino circostanze e responsabilità, senza lanciare accuse frettolose, richiamiamo però ancora una volta la necessità che ogni sforzo possibile sia fatto perché aziende e cantieri siano luoghi sicuri. Serve formazione, servono controlli, serve responsabilità, senso civico, rispetto dei lavoratori. Le esperienze che gli studenti svolgono in azienda, sono regolate da protocolli che impegnano le aziende alle condizioni di sicurezza. Sappiamo che tante scuole e tante aziende assumono seriamente questi impegni nonostante a volte siano gravosi dal punto di vista burocratico. Impensabile che così non sia per tutti”.
“Quella che un tempo si chiamava alternanza scuola-lavoro e oggi percorso per le competenze trasversali e l’orientamento, è un tassello importante per i nostri studenti per completare il proprio portafoglio di competenze e abilità e meglio focalizzare le proprie scelte di formazione e lavoro future. Ci sia l’impegno di tutti per mantenere questa opportunità sicura”, conclude Da Giau.
“Il nostro non è un cordoglio di circostanza, le nostre non sono lacrime di coccodrillo”, scrive Sinistra Italiana Fvg in una nota. “Come è possibile che non sia stata garantita la sicurezza necessaria è una domanda a cui è chiamata a rispondere la magistratura. Come forza politica, però, ci chiediamo come sia possibile che delle leggi abbiano permesso a un ragazzo diciottenne di venire ucciso da una trave di acciaio in una fabbrica. Una domanda sull’opportunità di continuare a far svolgere a giovanissimi studenti lavori non pagati in ambienti ad alto rischio dovremmo farcela tutti. Ne vale veramente la pena? L’alternanza scuola lavoro funziona davvero?”.
“Sicuramente l’infortunio mortale che ha coinvolto Lorenzo non è isolato. È una strage sul lavoro, continua. 1.404 morti sul lavoro in Italia nel 2021, più di 3 al giorno. Nei primi 10 mesi del 2021 sono stati 21 in Fvg. Da domani ci piacerebbe che tutta la politica si fermasse e discutesse realmente di quanti ispettori sul lavoro in più ha bisogno questa Regione e questo Paese, di quanti sono i controlli reali nelle aziende, di che cosa succede se un imprenditore viene beccato a non rispettare le norme sulla sicurezza e di quali diritti godano gli stagisti o i tirocinanti. Quando si tratta di assumere nuovi ispettori sul lavoro non sempre c’è quell’unità che ci si aspetterebbe”, conclude Sinistra Italiana Fvg.
“Invece di messaggi di cordoglio che sanno tanto di ipocrisia, la politica dovrebbe finalmente aprire una riflessione seria sull’utilità della vecchia alternanza scuola-lavoro, oggi Pcto. Un sistema che non funziona e che non convince, in questi anni abbiamo visto esperienze che si sono rivelati percorsi astrusi, o sfruttamento di fatto dei ragazzi fino all’inserimento mascherato e anticipato di giovani nel mondo del lavoro”, afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
“La tragedia del Friuli, con questo prezzo umano inaccettabile ed insopportabile, dove i responsabili della morte del ragazzo devono essere individuati e pagare fino in fondo, deve però – prosegue il vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio – portare anche a un cambiamento radicale di queste esperienze, si apra al più presto un tavolo nazionale di confronto con gli studenti, i docenti, le organizzazioni sindacali e sociali. E comunque – conclude Fratoianni – sono morti un ragazzo di 18 anni in Fvg che doveva essere a scuola e un lavoratore a Pomezia che doveva essere in pensione. E tutto questo non è più accettabile”.
“Apprendo con sgomento l’incidente costato la vita ad un ragazzo impegnato in un’azienda di Lauzacco, in Provincia di Udine, nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro: il mio cordoglio alla famiglia, ai suoi amici e a tutta la sua comunità scossa da questo tragico evento”. Così, in una nota, la deputata del MoVimento 5 Stelle, Sabrina De Carlo.
“Purtroppo il tragico bollettino delle morti sul lavoro ricorda ancora ci sia da lavorare in Italia sul tema della sicurezza in ambito lavorativo. La morte del giovane Lorenzo Parelli è ancora più inaccettabile in quanto avvenuta nel corso di un momento formativo qual è l’alternanza scuola-lavoro. L’incidente non metta in discussione i Percorsi Trasversali per le Competenze e l’Orientamento, occasioni preziose di formazione per i ragazzi, si avvi piuttosto una seria riflessione per evitare che incidenti come questo possano mettere a repentaglio la vita di giovani ragazzi”, conclude la deputata.
Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle si unisce al cordoglio per la perdita di una giovane vita nel suo ultimo giorno di stage in un’azienda di Lauzacco. Lo evidenziano in una nota i consiglieri regionali pentastellati, desiderosi “di esprimere vicinanza alla famiglia e all’intera comunità di Castions di Strada, colpite da un lutto difficile da accettare”.
“Il tema della sicurezza sul lavoro deve essere affrontato seriamente una volta per tutte. Da anni – ricorda il capogruppo del M5S, Cristian Sergo – chiediamo in Consiglio regionale di intervenire per implementare il personale preposto ai controlli e alle visite ispettive nelle aziende, in modo da evitare vittime e infortuni, ma anche forme di concorrenza sleale da parte di imprenditori che perseguono mere logiche di profitto, invece di mettere al sicuro i propri dipendenti”.
“Una proposta di legge del Movimento 5 Stelle al Senato prevede l’istituzione della Procura nazionale in tema di sicurezza sul lavoro. Rimaniamo convinti – conclude Sergo – che la strada maestra sia quella della prevenzione, ma ciò non esclude che la giustizia faccia il suo corso e vada a colpire chi non agisce per garantire la massima sicurezza possibile ai lavoratori, avvalendosi di strumenti innovativi e specializzati”.
Le morti e gli infortuni sul lavoro sono sempre più un’emergenza. La morte di un ragazzo di soli 18 anni lascia senza parole. Un fatto tanto grave ci deve spingere a riaffermare il valore assoluto della sicurezza sul lavoro.
Le mie più sentite condoglianze alla famiglia.— elena lizzi (@elenalizzi) January 21, 2022