Cade dal sentiero in cresta, riesce a chiamare il 118 ma non a fermarsi lungo la ripida parete sottostante la cima del Picco di Roda, nel Bellunese. Ha perso la vita così Carlo Ghedin, escursionista 47enne friulano, originario di Latisana, ma residente a Pocenia, ruzzolato per un centinaio di metri tra le rocce.
Attorno alle 14 la centrale 118 ha ricevuto la telefonata dell’uomo, che diceva di essere caduto dal Picco di Roda, di essersi fatto male e che stava scivolando. L’escursionista, però, non aveva più risposto alle chiamate per cercare di localizzarlo.
Fornite le coordinate della cima, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha avviato il sorvolo, individuando, purtroppo, il corpo senza vita sotto un salto di roccia, un centinaio di metri più basso rispetto al sentiero di cresta.
Sbarcato con un verricello di 60 metri, il tecnico di elisoccorso ha attrezzato una corda fissa, in attesa dell’arrivo di due soccorritori di Pieve di Cadore, imbarcati dall’eliambulanza in supporto alle operazioni. Ricomposto e imbarellato, il corpo è stato assicurato sulla neve in un punto più agevole per le manovre di recupero dell’elicottero. E’ stato poi trasportato al campo di calcio di Nebbiù, per essere affidato al carro funebre.
Da una prima ipotesi, l’escursionista si trovava in prossimità della cima, quando ha perso l’equilibrio scivolando lungo la ripida parete laterale, da dove ha potuto solo lanciare l’allarme, prima di ruzzolare tra le rocce.