Volevano raggiungere il Bivacco Luca Vuerich, sulla catena del Montasio, per trascorrervi la notte, attrezzati con cibo e sacchi a pelo ma con calzature sportive da città i tre escursionisti tedeschi, tutti del 2001, che erano partiti nel pomeriggio (probabilmente molto tardi) e che sono stati soccorsi questa notte dalla stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e dalla Guardia di Finanza, dopo che avevano chiesto aiuto al 112.
Gli otto soccorritori, divisi in due squadre, si sono portati in quota a piedi in circa un'ora e mezza di cammino e li hanno individuati seduti tra le rocce a una altitudine di circa 2.300-2.400 metri a margine del sentiero attrezzato Ceria Merlone che avevano inizialmente seguito, perdendo poi, a causa del buio, la traccia.
Erano senza imbracatura, né casco, in tuta da ginnastica e con calzature non adeguate al terreno di montagna e si sono fatti cogliere dal buio: spaesati e disorientati, senza torce frontali, hanno chiamato il Nue112. I soccorritori li hanno dotati di imbracatura e legati alla corda, accompagnandoli lungo il sentiero di rientro da Cima di Terrarossa.
L'intervento si è concluso alle 3.40 del mattino.
La fama del Bivacco Luca Vuerich e la sua solo apparente facilità di accesso, rendono questo bivacco fortemente richiesto anche da persone che sottovalutano il percorso di avvicinamento, che va sempre e comunque affrontato con tutte le attrezzature e il vestiario che si rende necessario nel contesto di montagna e valutando attentamente i tempi di percorrenza, la propria esperienza e le proprie capacità.
Ieri pomeriggio la stazione di Cave del Predil è stata interessata da un altro intervento per un'escursionista tedesca scivolata sul sentiero 516 che conduce a Forcella Lavina nel gruppo del Mangart. È stata recuperata con l'elisoccorso regionale.
Ma cominciamo a fare pagare a queste persone l'interventi di soccorso specie se pensano di essere nel parco cittadino.