Oltre 500 persone in rappresentanza di 80 associazioni si sono date appuntamento in piazza I Maggio a Udine per chiedere di rimettere le persone al centro e dire no ai respingimenti dei migranti al confine e alla concentrazione dei richiedenti asilo nell’ex caserma Cavazerani. Chiesta anche la chiusura del Cpr di Gradisca d’Isonzo.
I manifestanti hanno indossato le coperte termiche per ricordare i migranti soccorsi in mare. All’appello dalla Rete Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale Fvg hanno risposto anche da fuori regione. L’iniziativa antirazzista e contro le discriminazioni fa riferimento ai massicci respingimenti illegali effettuati alla frontiera italo-slovena, alle politiche concentrazionarie attuate nei confronti dei migranti, alle sempre più frequenti e gravi manifestazioni di odio, razzismo e discriminazione, alle gravi condizioni di degrado del Cpr di Gradisca, ma anche alle deboli risposte ai bisogni socio-sanitari delle fasce più deboli della popolazione.
Tra le diverse adesioni regionali, quelle di Agesci, Anpi, Legambiente, Acli, Cgil, Libera, Articolo 21, Cnca, Movi, AGeDO, Legacoopsociali, IoAccolgo, Asgi, le Sardine e tra le diverse persone Loris De Filippi di Medici Senza Frontiere, padre Filippo Ivardi direttore Nigrizia, Duccio Facchini direttore di Altraeconomia, padre Alex Zanotelli e don Luigi Ciotti. All’appello è arrivata, inoltre, la sottoscrizione del noto artista internazionale Manu Chao, che conosce bene la nostra regione, avendo eseguito diversi concerti in Fvg.
Sul palco in piazza Primo Maggio si sono alternati interventi che hanno illustrato i temi dell’iniziativa, compreso quello della salute, proprio in questa fase di pandemia, da garantire a tutte e tutti, con dignità senza lasciare 30 persone a dormire in autobus per giorni e giorni.