Dopo le tante polemiche, questa mattina, nella Circoscrizione 2 di Udine, è partito il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti ‘porta a porta’ o meglio ancora ‘Casa per casa‘. Il primo materiale a dover essere conferito dai cittadini nei bidoni consegnati dalla Net sono i rifiuti organici, da posizionare all’interno dei recipienti marroni.
Facendo un giro per i quartieri coinvolti (Rizzi, San Domenico, Cormor, San Rocco e Villaggio del Sole), saltano all’occhio diverse problematiche: bidoni carichi di acqua piovana, in quanto i contenitori svuotati vengono lasciati scoperchiati; rifiuti non conferiti correttamente; l’utilizzo di sacchetti di plastica non idonei, in quanto non biodegradabili. Pannolini o sacchi d’immondizia indifferenziata, vetro o plastica, lasciati al fianco dei bidoncini nella speranza di un eventuale ritiro e cestini pubblici letteralmente presi d’assalto per il conferimento del materiale oggi non in ritiro.
Ma non è finita: nelle vecchie aree o piazzole, che ospitavano i cassonetti dell’immondizia da poco eliminati, si assiste a scene quasi mai viste a Udine, con accumuli di rifiuti che ricordano ben altre città.
Sono diverse le criticità da risolvere per ottimizzare il sistema. Ma, come per tutte le novità, serviranno pazienza, impegno e un po’ di sacrificio da parte dei cittadini, lo stesso che stanno dimostrando gli operatori ecologici, impegnati a uno sforzo notevole nelle fasi di carico e scarico dei bidoncini.
I più contenti? Ovviamente chi abita nelle palazzine ed è riuscito a scegliere l’opzione dei contenitori condominiali o chi risiede nella abitazioni singole. Situazione totalmente differente, invece, per chi abita nei condomini e si è visto recapitare i contenitori singoli familiari. Non solo è difficile riconoscere e ritirare il proprio contenitore, ma si è costretti a ‘sporcarsi le mani’ chiudendo i coperchi alla ricerca dei propri simboli identificativi.