La Federazione Confsal Unsa Funzioni Centrali del Fvg ha proclamato lo stato di agitazione del personale amministrativo penitenziario della Casa Circondariale di Udine per la grave e cronica carenza di organico in quasi tutti i settori dell’amministrazione e, in modo particolare, nell’area pedagogica e in quella tecnica. Infatti mancano funzionari giuridico pedagogico e tecnici (contabili e assistenti tecnici).
“Ormai è una situazione critica che va al di là di ogni immaginazione”, dichiara Enrico Acanfora, segretario generale regionale della Confsal Unsa del Fvg. “Come si può parlare di rieducazione del detenuto quando poi manca chi deve rieducare? E’ come dire si va al battesimo senza portare il bambino”, prosegue Acanfora. “Di recente sono stati collocati in quiescenza due funzionari e non sono stati mai reintegrati. Attualmente opera una sola funzionaria in part-time a 18 ore settimanali e un’altra, proveniente da un altro istituto in missione, opera per una sola giornata alla settimana. Purtroppo, grazie a una politica scellerata del Dap che mai, negli anni, ha provveduto, d’accordo con il Ministero della Giustizia, a indire concorsi, alla fine le ricadute organizzative sui lavoratori sono inevitabili. Un esempio su tutti: i concorsi come contabili e assistenti informatici banditi alla fine del 2020, si svolgeranno, come prima prova scritta, solo alla fine di ottobre del 2021; in pratica l’assunzione di queste figure professionali non avverrà, se tutto va bene, che fra un anno”.
Non va meglio nell’area pedagogica. Per il concorso bandito alla fine nel 2019 solo in queste settimane sono iniziate le pre-selezioni che proseguiranno poi con gli esami scritti e orali. Quindi assunzione non prima di due anni.
“Intanto, chi rieduca all’interno degli istituti penitenziari? Non è da sottovalutare che all’interno del Carcere di Udine insiste una popolazione detenuta all’incirca di 140 unità. Come pure va ricordato che, da circa un anno, la struttura è diretta da un dirigente in missione dalla Casa Circondariale di Belluno la cui presenza è di due giorni a settimana e non potrebbe essere altrimenti”.
“Anche in questa occasione, va detto che più di un anno fa fu bandito un concorso a Dirigente Penitenziario le cui prove selettive avranno inizio nel corso del mese di luglio. C’è da immaginare – prosegue il sindacalista – che l’assunzione non avverrà prima di due anni. E’ davvero uno scenario deludente e sconfortante”.
“Un capitolo a parte spetta all’area contabile. Ha destato scalpore un provvedimento del Provveditorato Regionale per il Triveneto di Padova che ha inviato due neo assunti funzionari contabili in missione per quattro giorni alla settimana presso la Casa Circondariale di Tolmezzo senza conoscere il termine del mandato. E’ la cosiddetta guerra tra i poveri – dichiara Acanfora – senza alcuna strategia politica si va a pescare personale laddove si è già in difficoltà per cercare di mettere pezze in una realtà carceraria come quella di Tolmezzo anch’essa precaria e che negli anni non si è mai voluto trovare soluzioni per risolvere in maniera definitiva la questione organici nelle varie Aree professionali. Invece, il Provveditorato pensa bene di privare, seppure inviandole in missione, il Carcere di Udine di figure professionali contabili assegnate dal Dap a prestare servizio presso la Casa Circondariale di Udine”.
“Questi sono i motivi che ci hanno spinto a dichiarare lo stato di agitazione. Adesso – conclude la Federazione Confsal Unsa Funzioni Centrali – tocca alla Prefettura di Udine attivare il tentativo di conciliazione per scongiurare un eventuale azione di sciopero di tutti i lavoratori amministrativi penitenziari”.