Sono passati poco più di sei mesi da quando Palmanova è stata riconosciuta dall’Unesco come un bene “patrimonio dell’umanità”. A 180 giorni si può gìà capire in che direzione si stia muovendo l’amministrazione comunale per far splendere questa medaglia internazionale. “In questi primi sei mesi si è cominciato a lavorare sull’organizzazione di un segretariato generale perchè Palmanova è inserita in un percorso storico che comprende le opere di difesa veneziane come Peschiera del Garda, Bergamo, Sebenico, Zara e Cattaro. Presentare un progetto condiviso è fondamentale quando si tratta di chiedere finanziamenti al Ministero, ma anche quando si deve fare sistema e prevedere interventi coordinati. Per questo stiamo anche collaborando con Cividale e Aquileia, le altre città Unesco del Friuli, per valorizzare il territorio” commenta il sindaco, Francesco Martines.
Nodo cruciale della valorizzazione, ovviamente, la manutenzione dei bastioni, il monumento-simbolo della città che però presenta molte criticità e necessita di interventi pressoché immediati per la sua salvaguardia.
“La stima del costo degli interventi di manutenzione si aggira sui 50-60 milioni di euro in dieci anni – precisa Martines – Una cifra che non è esagerata, soprattutto se si pensa che il contributo annuale del Ministero ammonta a tre milioni e la Regione Fvg ci ha sostenuto con due milioni”.
A Palmanova sono previsti anche interventi sulla viabilità come la pedonalizzazione del centro storico (Borgo Aquileia, Cividale e Udine e Contrada del Duomo) e un piano di illuminazione pubblica a led. A breve partiranno i lavori per la realizzazione di una rotonda di ingresso a Porta Aquileia (quella che porta a Grado) del valore di due milioni di euro. Ammonta invece a tre milioni e 600 milioni l’appalto per il sottopasso di San Marco che sarà assegnato a gennaio. Anche questo è un intervento fondamentale per la vita quotidiana dei cittadini”.