Violenta grandinata, questa mattina, sul Friuli Occidentale. Dalle 6.30 del mattino, chicchi grandi come palline da tennis si sono abbattuti sulla zona compresa tra Azzano Decimo, Chions e Fiume Veneto, in particolare il quartiere di Bannia.
Ingenti i danni. La grandinata ha colpito auto e tetti di abitazioni e attività. Per le vetture posteggiate all’esterno senza riparo non c’è stato scampo: i ‘proiettili’ di ghiaccio hanno rotto vetri e ammaccato le carrozzerie.
Diverse le chiamate ai Vigili del fuoco, che stanno provvedendo alla messa in sicurezza, in particolare delle coperture che sono state più duramente colpite.
Stanno operando le squadre di San Vito al Tagliamento, Pordenone e Spilimbergo, supportati dalle autoscale di Pordenone e Udine. Una ventina, alle 12, le chiamate ancora in coda e quattro interventi in corso di svolgimento.
Ricordiamo che per tutta la giornata di oggi, la Protezione civile Fvg ha diramato un’allerta meteo di livello giallo su tutta la regione, proprio per i possibili danni collegati ai temporali.
Il sindaco di Fiume Veneto, Jessica Canton, fa sapere di aver già inviato una nota al Presidente Massimiliano Fedriga. “Un temporale di circa mezz’ora, con chicchi di grandine che hanno raggiunto i 10 centimetri di diametro, ha distrutto colture, sfondato tende e vetrate – tra cui molti pannelli fotovoltaici – e distrutto automobili. Confidiamo che la Regione possa prendere in considerazione di poter attivare tutti gli strumenti che riterrà opportuni, in modo da poter sostenere famiglie e aziende che si sono risvegliate, in questa prima domenica di agosto, con raccolti e beni irrimediabilmente compromessi”, conclude Canton.
Anche Coldiretti Pordenone sta svolgendo una ricognizione per raccogliere le segnalazioni dei danni dopo la violenta grandinata. I segretari di zona di Coldiretti referenti ai comuni di Pasiano di Pordenone, Azzano Decimo, Chions, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento sono in contatto con i dirigenti locali per raccogliere dati.
Le foto inviate dai vari territori rappresentano in maniera evidente quanto si è verificato. Tetti dei capannoni agricoli bucati e in qualche caso scoperchiati, raccolti distrutti. In particolare, le coltivazioni specializzate con il più alto valore come i vigneti hanno subito danni importanti. Per quanto riguarda la frutticoltura e nel caso specifico la melicoltura si è salvata grazie alle reti antigrandine. Per gli ortaggi ma anche i seminativi come mais e soia che sono in un fase di crescita molto delicata, la grandine può compromettere la maturazione.
“La struttura – dichiara il presidente provinciale della Coldiretti Matteo Zolin – in questo momento particolarmente delicato è operativa. Nei prossimi giorni, segnaleremo alla Regione, in aggiunta alle precedenti grandinate e alle gelate di aprile, i dati raccolti relativi ai danni di questi giorni”.