Prende il via venerdì 9 ottobre 2020 a Pordenone il secondo tempo di #CHANGE, la 34ma edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia organizzata dal CRAF di Spilimbergo in collaborazione con la Regione Autonoma FVG, il Comune di Pordenone, con il sostegno della Fondazione Friuli e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Udine. Oggi, giovedì 8 ottobre, al Museo civico d’Arte a Palazzo Ricchieri di Pordenone è stata infatti presentata “L’Isola della salvezza”, pluripremiato progetto del fotografo friulano Francesco Comello.
Alla presentazione hanno partecipato, oltre all’autore, il presidente del Craf, Enrico Sarcinelli, l’assessore alla cultura di Pordenone Pietro Tropeano, il direttore della Fondazione Friuli Luciano Nonis e l’assessore regionale alla cultura e allo sport Tiziana Gibelli.
La mostra, 30 opere in bianco e nero, occuperà il piano terra del palazzo nel cuore del centro storico di Pordenone per raccontare l’anima di una comunità spirituale russa nascosta e silenziosa, l’Isola della Salvezza come viene appunto chiamata dagli abitanti del luogo. “Quando ci passi vicino, sulla trafficata strada che da Mosca porta a Yaroslav, quasi non ti accorgi della sua esistenza, eppure è un centro spirituale, educativo e culturale unico in tutta la Russia – spiega Francesco Comello -. Fondata nei primi anni ‘90 da un prete ortodosso, doveva essere inizialmente una confraternita di poche persone, riunite per vivere insieme secondo i principi del vangelo e dei santi padri. Con il tempo è diventata una comunità che oggi accoglie 300 ragazzi, molti dei quali con problemi familiari”. Niente Tv, internet, cellulari e niente denaro, considerati mali della società. Si zappa la terra, si studia, si balla. Si forgia l’anima e si allena il corpo. I valori supremi sono Dio e la patria. “Potremmo considerarla un’utopia educativa fuori dal mondo – aggiunge – dove l’impegno di tutti per un cambiamento individuale e per una crescita armoniosa mantiene viva la speranza”.
Il progetto di Francesco Comello ha vinto nel 2017 il terzo premio al World Press Photo nella categoria Vita Quotidiana e Storie: “È un grande onore per noi esporre una così preziosa selezione di fotografie – commenta l’Assessore alla Cultura di Pordenone Pietro Tropeano –. Il nostro Comune è socio del CRAF e da molti anni partecipa alla rassegna e alle attività del Centro, polo di riferimento per la fotografia e per i fotografi della regione”.
Il CRAF ha scelto questa narrazione fotografica per testimoniare il “cambiamento”, come fil rouge e trait d’union del trittico di mostre che compongono il programma della 34ma rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia. “Siamo partiti dal cambiamento climatico e dalle sue ripercussioni sulla sopravvivenza dell’uomo con Alessandro Grassani – commenta il direttore del CRAF Alvise Rampini – passando attraverso le opportunità che offre una comunità educativa russa raccontata da Francesco Comello, e concluderemo l’edizione a febbraio con il fotografo francese Yann Arthus-Bertrand che propone il suo progetto Home, dedicato alla metamorfosi del nostro pianeta”. Al centro di questo format c’è l’uomo, vittima delle sue azioni nei confronti di una natura ferita che implora un deciso cambiamento.
Le fotografie di Francesco Comello parlano, tra luci e ombre, della vita comunitaria con lirismo struggente e rivelano al pubblico l’esistenza di una società possibile e diversa da quella che viviamo, generatrice di conflitti, disparità e disuguaglianze: “In questo suo mondo senza tempo – afferma – impariamo a riappropriarci del tempo e del senso più profondo della vita”.
All’autore verrà conferito il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia per un autore regionale. La cerimonia di consegna, nel rispetto delle restrizioni per l’emergenza sanitaria, si terrà all’interno di Palazzo Ricchieri con autorità e stampa, mentre sull’account facebook del CRAF si potrà partecipare “virtualmente” alla diretta: “La situazione che stiamo vivendo ci costringe a fare delle scelte drastiche per tutelare il pubblico – afferma il presidente del CRAF Enrico Sarcinelli – l’occasione però è molto importante e l’albo d’oro si arricchisce di un talento regionale cui auguriamo un lungo e luminoso percorso professionale”.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 ottobre al 15 novembre ogni venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19. L’ingresso è gratuito e sarà regolamentato dal personale di custodia (è possibile anche effettuare una prenotazione per la visita al numero 0434-392933). Per accedere ai locali è obbligatorio l’uso della mascherina.