Sei appuntamenti legati alle vicende del passato, internazionale e non. Per un’immersione nella storia dedicata a tutti gli appassionati.
A Ronchi dei Legionari è ai blocchi di partenza la decima edizione di Noi e la storia. Sguardi e racconti da un passato in comune, promossa dalla Biblioteca Sandro Pertini e dall’assessorato comunale alla cultura e inserita nel contenitore di Ronchi cultura. Da venerdì 13 gennaio tutti gli appuntamenti si svilupperanno all’auditorium Casa della cultura, con inizio alle 18.30.
“L’obiettivo – spiega l’assessore, Monica Carta – è quello di diffondere e implementare il bagaglio di conoscenze e di saperi legati a diversi periodi storici. L’impegno di questa amministrazione è, infatti, la promozione di tutte le attività culturali volte a favorire, attraverso gli approfondimenti storico-culturali, il pieno sviluppo della nostra realtà territoriale. Gli incontri sono completamente gratuiti, anche questo elemento importantissimo per la nostra municipalità. La gratuità dei servizi, oltre a rendere accessibile a tutti la cultura, stimola la relazione sociale, e contribuisce a modificare la conoscenza dei servizi e dei luoghi pubblici, percependoli come più accessibili e patrimonio di tutti”.
Altro aspetto significativo in questa rassegna è la collaborazione con il festival internazionale di Gorizia èStoria. “Questa cooperazione – continua Carta – rappresenta un’opportunità importante per accrescere e sviluppare una conoscenza quanto più ampia, aggiornata e completa del nostro territorio e dei suoi bisogni, e per poter progettare strategie di lavoro e di intervento, anche in vista di Go!2025, efficaci e condivisi”.
Il primo appuntamento, venerdì 13, è proprio con èStoria e con “Il fascismo e la memoria della Grande Guerra: la letteratura dei reduci e il paesaggio culturale” di Guido Alliney.
Lunedì 16 gennaio è in programma la conferenza “La condizione femminile nel Patriarcato di Aquileia nel Tardo Medioevo”, con Miriam Davide, mentre mercoledì 18 sarà presentato il libro “In guerra non si muore ma si cade. Liturgie per una religione del fascismo”, di Fabio Degrassi.
Venerdì 20 ancora un libro, “Guerra fredda. Ricostruzione storica dell’ultimo decennio” di Luigi Sepe, in dialogo con il giornalista e scrittore Roberto Covaz, mentre lunedi 23 ecco approdare “I Cobenzl. Una famiglia europea tra politica, arte e diplomazia (1508-1823)” di Marco Plesnicar, direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia e Lucia Pillon, archivista professionista e autrice.
Si chiude mercoledì 25 gennaio con “Un prefetto della Resistenza? L’operato del Conte Marino Pace a Gorizia” di Franco Miccoli, in dialogo con Raoul Pupo e Ivan Portelli.