Dopo l’anteprima a Mossa, approda a Gradisca, precisamente alla Sala Bergamas, ‘Antonio Ligabue: l’arte e l’angoscia di vivere’. Lo spettacolo, che decreta il termine della seconda edizione del festival AlienAzioni, è in programma venerdì 31 gennaio, alle 21. La triste vicenda umana del pittore è narrata attraverso otto quadri scenici in cui si muovono personaggi d’invenzione, alternandosi a letture, impreziosite da musiche dell’epoca e da interventi coreografici. Il lavoro, che porta la firma di Mario Milosa, intende esplorare non solo la follia dell’artista, figura pressoché unica nel panorama italiano, ma anche l’uomo. In scena, oltre allo stesso Mario Milosa (pure regista dell’appuntamento), si potranno applaudire il fisarmonicista Boris Efremovski, il ballerino Vito Colangelo e gli attori Enrico Cavallero, Antonella D’Addato, Jessica Moro, Luigi Russo, Giorgio Amodeo, Antonietta d’Alessandro, Claudia Foscolini, Giuliana Colella, Francesca Arcidiacono. Un largo uso di videoproiezioni permetterà di meglio apprendere la biografia del pittore nato in Svizzera nel 1899 e morto in Emilia nel 1965, nonché di riconoscerne i dipinti più celebri. L’ingresso allo spettacolo, patrocinato dal Comune di Gradisca, è libero.
Antonio Ligabue e l’angoscia di vivere a Gradisca d’Isonzo
Appuntamento venerdì 31 alle 21 in Sala Bergamas
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