Ideato nel 2002 con l’intento di portare l’arte contemporanea a un pubblico vasto attraverso la messa in scena ‘emozionale’ di discipline artistiche diverse, il festival Maravee è approdato nel corso degli anni in 20 location diverse, in molti casi riportandone in vita l’antico splendore. O, come nel caso del Castello di Susans, che anche quest’anno ospita l’evento centrale – grazie al main sponsor Gervasoni -, con una serie di eventi multimediali.
UN TEATRO IN TRE SEZIONI
Venerdì 8, dopo la mostra estiva Verde Respiro a Gemona e lo spettacolo teatrale Blanc Object a Colloredo di Monte Albano, il maestoso maniero ospita Esplosi e ricreati, un viaggio attraverso l’arte e lo spettacolo contemporaneo attraverso tre sezioni: Il Moto / il Suono / I gesti quotidiani. Esplosi – metaforicamente o realmente – e ricreati, con altri materiali e pensieri, sono gli oggetti di un ‘teatro dell’arte’ elevati a protagonisti in sculture, dipinti, video, foto, installazioni. Ad animare l’inaugurazione, la performance musicale di Milena Ermacora, Gabriella Pellos e Gianluca Micheloni, quelle coreutiche di Francesco Collavino, Erica Modotti e Matilde Ceron, l’esibizione attoriale con Fabiano Fantini e Aida Talliente.
IN SCENA LA ‘PRODUZIONE’
In un viaggio immersivo che nel dialogo fra idea e sensi inscena il rapporto tra oggetto e corpo umano, il festival ideato e diretto da Sabrina Zannier reinterpreta – nell’anno di Leonardo – il concetto dell’uomo mediatore fra la natura e un nuovo mondo fatto di prodotti umani. In scena l’invenzione, la progettualità, la produzione di oggetti e marchingegni, dando vita a nuovi esiti progettuali e artistici stimolati dal dialogo fra uomo e cose. Un dialogo pervaso dalla relazione fra l’uomo e la natura, elevati a soggetto di studio in disegni, dipinti, sculture e performance.
PROGETTI ‘SITE SPECIFIC’
Il viaggio di Maravee Object inizia al primo piano con Simone Miani, che crea universi pittorici in cui la relazione fra oggetti e corpi umani è surrealista. Con la sala di Silvano Rubino i gesti quotidiani si dipanano in Viaggi paralleli; con Paola Tassetti la relazione fra corpo e oggetto ha il sapore leonardesco di un’unione tra l’anatomia umana e la fisiologia botanica. Esplosi e ricreati con gesti pittorici sono i corpi e gli oggetti di Eloisa Missinato, mentre Lorena Matic presenta un nuovo progetto di installazione ambientale e sonora che celebra il silenzio dell’assenza. Con PiattoUnico by Emanuela Sala i gesti quotidiani di relazione fra corpi e oggetti si catapultano sul fronte del design con un’opera site specific.
TRA PASSATO E PRESENTE
La sezione del Moto si apre al secondo piano con l’installazione di Antonio Riello e quella del collettivo Anotherview [Marco Tabasso, Tatiana Uzlova, Robert Andriessen]. La Motohome di Michele Bazzana abita una sala divenendone soggetto abitativo, mentre Nina Koželj presenta un’installazione gonfiabile. La sezione del Suono è presente al piano terra con gli strumenti musicali leonardeschi realizzati da Mario Buonoconto. Julia Artico catapulta il pubblico in un’atmosfera dal sapore bucolico e l’ascolto ridiventa suono con il video di Gaetano Bodanza, che già negli anni Ottanta aveva rivisitato l’Ultima cena di Leonardo.