Mentre sabato 2 novembre, a 44 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, alle 11.30, nel cimitero di Casarsa, dove il grande poeta, scrittore, regista e intellettuale italiano riposa, si terrà la semplice ma sempre significativa cerimonia di commemorazione voluta dal Comune e dal Centro Studi Pasolini, la città si prepara a essere al centro dell’interesse nazionale ancora una volta grazie al legame con il suo figlio più illustre.
A Casarsa prenderanno, infatti, il via le iniziative del “Novembre Sciasciano”, promosso dagli “Amici di Leonardo Sciascia” nel trentennale della morte dello scrittore e intellettuale di Racalmuto, che col poeta friulano condivise impegno civile e al tempo stesso “disorganicità”, avversione al potere e alle sue retoriche, laicità ma con un profondo senso del sacro, un’idea di letteratura come verità.
Nelle giornate di venerdì 8 e sabato 9 novembre, nella Sala municipale di Palazzo Burovich il convegno “Pasolini e Sciascia: ultimi eretici” offrirà un approfondito spazio di confronto tra diverse voci accademiche e critiche che analizzeranno affinità e differenze tra questi due intellettuali “fraterni e lontani”, a cui la società italiana riconobbe un’autorevolezza straordinaria in quanto “coscienza del paese”, espressioni di una voce dissidente solitaria e non allineata.
Si indagherà, dunque, sui rapporti tra due giganti della cultura del Novecento intorno a diversi temi: dal potere politico alla scuola, dal cinema alla sfera del sacro, dalla poesia alle recensioni n questa due giorni nata da un’idea di Filippo La Porta, critico e saggista, che presiede il Comitato scientifico e organizzatore del quale fanno parte anche Piero Colussi, presidente del Centro Studi Pasolini, e Francesco Izzo, presidente degli “Amici di Leonardo Sciascia”. A Casarsa si ritroverà un prestigioso panel di studiosi e due importanti eventi collaterali andranno a completare questo interessante percorso.
Dopo l’avvio di Casarsa, sostenuto dal Comune e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, il “Novembre Sciasciano” si sposterà a Parigi, grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, Leo S. Olschki editore e la Sorbonne Université.