Dal 15 al 19 settembre si rinnova l’appuntamento con pordenonelegge, la Festa del Libro con gli Autori: è la 22esima edizione di una tra le più attese manifestazioni dell’agenda culturale italiana, anche quest’anno celebrata tra le molte difficoltà e incertezze dovute alle restrizioni della pandemia.
“L’edizione della ripresa, della ripartenza. Sarà un’edizione senza dubbio straordinaria, come lo è il tempo che stiamo vivendo. Arriva il momento in cui si accende il desiderio di riprendersi la vita: è successo dopo tante catastrofi e pestilenze, è accaduto dopo l’ultima guerra mondiale e i nostri padri se lo ricordano. Pordenonelegge 2021 rappresenta tutto questo, un contesto di rinascita, e dovrà essere gestito con intelligenza per garantire la sicurezza e la protezione di tutti, nel corso delle attività in presenza”. Il presidente di Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti ha così introdotto la 22^ edizione della Festa del Libro con gli Autori, presentata questa mattina – 22 luglio 2021 – a Palazzo Badini, nel cuore di Pordenone.
A proposito di sicurezza, è certamente rilevante l’orientamento per il pubblico in presenza a pordenonelegge 2021, anticipato dal presidente: “La libertà individuale non può essere mai quella di infettare – ha spiegato – per questo le prenotazioni per assistere agli eventi della 22^ edizione di pordenonelegge dovranno essere corredate dal green pass. Sarà un’edizione festosa e innovativa – ha aggiunto Agrusti – perché le cose collaudate esigono manutenzione e al tempo stesso rinnovamento. Il festival si estenderà, in sede inaugurale, ad altre due città, Trieste e Lignano. Due sedi sul mare per cogliere l’idea e il senso di infinito, la speranza di oltrepassare ciò che vediamo normalmente. Pordenonelegge rappresenta un fattore culturale ed economico, ma anche un elemento di straordinaria socialità, e la Festa del Libro permetterà alle persone di tornare a incontrarsi: vogliamo ricreare, in sicurezza, l’esperienza sociale della comunità che si ritrova intorno ai libri”.
La conferenza stampa di presentazione di pordenonelegge 2021, condotta dal Direttore di Fondazione Pordenonelegge Michela Zin, ha permesso di spaziare idealmente sul territorio, dove il festival proporrà quest’anno una significativa quota di incontri del cartellone, coinvolgendo sette Comuni della provincia – Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo – oltre a Trieste e Lignano dove faranno tappa gli eventi della giornata inaugurale.
Il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani, ricordando l’impegno di squadra delle istituzioni e realtà culturali della città in vista di obiettivi prestigiosi come i titoli di “Capitale della cultura” e “Capitale del Libro”, ha sottolineato “le cupezze del lungo periodo pandemico, così simile a un romanzo fantascientifico, auspicando un’evoluzione dai toni rasserenanti, come un romanzo leggero capace di accompagnarci verso la normalità, e di restituirci il diritto a riflettere, divertirci e confrontarci in sicurezza, il diritto quindi alla socialità. Intorno a pordenonelegge negli anni si è sviluppato un terreno fertile – ha osservato – e la città può guardare adesso con orgoglio alla ricchezza culturale del suo territorio”.
Un saluto dalla città di Trieste è arrivato attraverso l’intervento del sindaco Roberto Dipiazza, che ha espresso l’auspicio di un ulteriore potenziamento della collaborazione con Pordenone, Gorizia e Udine, formulando gli auguri di buon lavoro alla manifestazione che proprio nel capoluogo giuliano porterà un momento saliente della prima serata, mercoledì 15 settembre.
Il sindaco di Lignano Luca Fanotto, ricordando le sinergie avviate con Fondazione Pordenonelegge per la realizzazione del Premio Hemingway, ha sottolineato l’importanza di coniugare le esperienze culturali alla proposta turistica, al mare e alla spiaggia: “Puntare sulla qualità dei servizi – ha dichiarato – fa la differenza e permette di costruire proposte di alta qualità per turisti e visitatori”.
Nel merito del cartellone sono entrati i curatori del festival, a cominciare dal direttore artistico Gian Mario Villalta: “Con questa edizione vorremmo lasciare traccia – ha spiegato – Un po’ come la ruota che quest’anno illustra pordenonelegge. L’immagine dello pneumatico è fortemente evocativa: la sua radice, pneuma, ci riporta all’esperienza del respiro, alla ricerca di aria nuova e di uno spirito rinnovato che favorisca la svolta verso una direzione più serena”. Villalta ha ricordato l’articolato network di collaborazioni e sinergie intessuto da pordenonelegge a livello locale, regionale e nazionale: tanti progetti condivisi con realtà ed enti culturali, “affluenti grandi e piccoli per garantire la varietà delle proposte e le novità di questa edizione”.
Intorno a pordenonelegge come festival “letterario” si è soffermato Alberto Garlini, osservando che l’edizione 2021 rende questa vocazione ancora più evidente attraverso l’ospitalità di tante e prestigiose voci della letteratura italiana e internazionale.”In fondo facciamo sempre letteratura attraverso le storie che raccontiamo – ha spiegato – L’edizione 2021 di pordenonelegge si declinerà attraverso molti dialoghi fra autori: il confronto permette di modificare e rivederele proprie posizioni, di metterci in discussione ed entrare in empatia con gli altri”.
E Valentina Gasparet ha focalizzato sulla caratteristica principale di pordenonelegge: la capacità di intrecciare la letteratura con mondi diversi, di offrire nuove chiavi per leggere il mondo attraverso i libri. Tanti gli intrecci con la letteratura, l’arte, il fumetto, lo spettacolo, la grande musica. “Questa edizione – ha ricordato – permetterà al pubblico di pordenonelegge di assistere ad una eccezionale anteprima, quella di “Amen”, il primo testo teatrale del filosofo Massimo Recalcati. Come sempre pordenonelegge si apre ai più giovani, attraverso percorsi dedicati agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado: molti saranno accessibili online o su piattaforma, e spazieranno dalla narrativa alla scienza, dalla storia all’attualità”.
“A pordenonelegge 2021 – ha anticipato Michela Zin direttrice Fondazione Pordenonelegge – torna anche il merchandising, con gli spazi di pordenonelegge shop che permetteranno al pubblico e a tutti gli appassionati di ritrovare la coloratissima Collection della Festa del Libro. E tornano anche gli adoratissimi Angeli di pordenonelegge, questanno una cinquantina in più della passata edizione, mediamente classe 2004: un auspicio per le future edizioni …”.
In chiusura di conferenza stampa l’intervento dell’Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Tiziana Gibelli, che ha descritto pordenonelegge come un “patrimonio comune del territorio regionale”. “Le buone pratiche vanno estese – ha osservato – Per questo siamo felici di aver favorito il potenziamento delle sinergie di promozione culturale fra Fondazione Pordenonelegge e altre realtà del Friuli Venezia Giulia. A favore di pordenonelegge, oltre alla capacità di attrarre il sostegno dei privati in favore delle iniziative culturali, depone certamente lo studio firmato dal prof. Guido Guerzoni, presentato un mese fa proprio dall’Assessorato alla Cultura della Regione FVG, che lo ha commissionato. Pordenonelegge spicca per il suo effetto moltiplicatore: per ogni euro investito dall’ente pubblico ben 9,8 ricadono sul territorio, con indubbio apporto alla determinazione del Pil”.
Il senso di voler ripartire è forte, dopo un lungo periodo di chiusura, e la voglia di vivere la cultura è tanta, forse perfino ancora di più che gli anni passati. Ma ancora una volta il felice affollamento che caratterizza la nostra manifestazione dovrà essere sostituito dalle responsabilità del pubblico e da prenotazioni obbligatorie. Meno autori, quindi, meno incontri, ma più sicurezza e partecipazione responsabile, per una festa che potenzierà la fruizione degli eventi sul web, e coinvolgerà sette Comuni della provincia, che anche quest’anno con generosità apriranno i loro spazi agli eventi del festival. Chi per ragioni di spazio e di restrizioni non potrà partecipare fisicamente alla festa, potrà però seguire gli eventi nello spazio social, grazie alle dirette live e agli appuntamenti in streaming.
Come sempre, pordenonelegge cercherà di raccontare, attraverso i libri, il mondo che si agita intorno a noi, tra le sue incertezze e la sua bellezza, immergendosi nelle storie di tutti i giorni come in pensieri sofisticati e originalissimi. È questa infatti da sempre la missione del festival: un coro di voci che possano orientare in una realtà a volte sfuggente se non incomprensibile, a volte invece pregna di significato. In queste vitali contraddizioni, i libri sono le nostre guide, grazie al sapere stratificato nelle pagine. Un’ultima, e abituale, avvertenza: così come il mondo non si riduce a un unico pensiero, anche il festival avrà diversi percorsi possibili, linee che possono incrociarsi oppure non incontrarsi mai; e quindi i lettori che vorranno venire a Pordenone, dovranno mai come quest’anno cercare e prenotare con anticipo quel particolare percorso di dialoghi, incontri e discorsi che formerà l’unico itinerario della propria immaginazione: la “loro” pordenonelegge.
La prima notizia è che cambierà, in questo anno di ripartenza, la formula dell’inaugurazione: il 15 settembre alle ore 18.00 al Teatro Verdi di Pordenone, nella sala con vista sul golfo di Eataly a Trieste e nella cornice della Terrazza Mare di Lignano Sabbiadoro risuoneranno le voci di augurio per l’avvio ufficiale del festival. Unite da un comune auspicio, le tre sedi svolgeranno poi in modo diverso il tema dell’incontro con i protagonisti della cultura antica. Dal passato, dal mare, ritornano le voci affascinanti della lontananza per ricordarci che il tempo è sempre da reinventare.
Di grande importanza è poi il conferimento a Fernando Aramburu del Premio Crédit Agricole FriulAdria La storia in un romanzo, promosso da Crédit Agricole FriulAdria, perché ha saputo raccontare, grazie a un’alta concezione della letteratura, le ferite ancora aperte di una società segnata da contrapposizioni violente e terroristiche che hanno lacerato le intime fibre di famiglie, affetti, amori e amicizie. Forte di una cristallina visione etica, Aramburu cerca sempre di sviscerare la complessità dell’essere umano, in tutto ciò che lo contraddistingue e lo costituisce, dalle ragioni dell’odio e della morte, a quelle della vita capace di pace e di perdono.
Quest’anno, inoltre verrà celebrata la seconda edizione del Premio Regione Friuli Venezia Giulia – pordenonelegge per stimolare il racconto della nostra terra da parte dei più importanti autori contemporanei. Al festival verrà premiata la vincitrice Melania Mazzucco, e presentato il libro nato da questo percorso, Fuoco infinito, dedicato a Giambattista Tiepolo e Udine.
Continua poi anche quest’anno la preziosa collaborazione tra pordenonelegge e il Premio Campiello Letteratura: nella serata di apertura del festival sarà presente il vincitore dell’ultima edizione. E continua anche la collaborazione con Fondazione Treccani Cultura, per uno spazio dedicato alla lingua italiana.
Anche quest’anno a pordenonelegge.it ci saranno grandi nomi della letteratura italiana e internazionale. Daria Bignardi racconterà il suo ultimo romanzo, una storia che mescola leggerezza e profondità, ed esplora il nostro rapporto con il dolore. Giuseppe Culicchia ci porterà invece negli anni Settanta raccontando gli anni della lotta armata e del terrorismo da una prospettiva assolutamente unica. Mauro Covacich scaverà nel mito e nell’esperienza della corsa in un’autobiografia atletica per esplorare le ragioni di una passione inarrestabile. Giuliano Sangiorgi, membro fondatore dei Negramaro, presenterà il suo nuovo romanzo di formazione, dallo stile personalissimo, che sorprende il lettore con una storia tenera e dolorosa, affascinante e commovente. Alessandro Piperno, in anteprima, parlerà del suo nuovo romanzo, in cui torna alla narrazione in prima persona ritrovando l’affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio. Mentre Michele Serra ci racconterà della straordinaria alleanza, in chiave evoluzionistica e simbolica, tra l’uomo e il lupo, tra gli esseri umani e la natura. Fresco vincitore del premio Strega, Emanuele Trevi ci parlerà di auto fiction, e di come si può trattenere la forza e la fragilità dell’amicizia grazie alla letteratura.
Lidia Ravera illuminerà ancora una volta un ritratto di donna alle prese con il tormento della maturità, che può trasformarsi in un nuovo, tardivo inizio. Ilaria Tuti tornerà a pordenonelegge con il personaggio che le ha dato il grande successo: il commissario Teresa Battaglia. Mentre Enrico Brizzi ci porterà a entrare in una straordinaria storia d’amore con l’andamento delle commedie di Frank Capra. Di diverso tenore, il libro di Fabio Genovesi che indaga il suo rapporto, mitico scientifico e esistenziale, con il mare; e di Marco Belpoliti che ci porterà invece dentro le storie e le affascinanti nebbie della pianura. Mentre Marco Albino Ferrari, con Lorenzo Carpanè, ci racconterà una storia che è come un gioco di specchi, che ha per sfondo la montagna, e che si dipana attraverso il rapporto sorprendente e affascinante fra madre e figlio. Giosuè Calaciura tornerà invece su una delle storie fondanti della nostra scrittura, quella dei Vangeli. Mentre Lorenzo Marone, nella collana Il Bosco degli Scrittori, interpreterà a modo suo il mondo della natura e degli alberi. Dante sarà invece al centro dell’incontro con Alberto Casadei, dedicato alle selve, così come della lezione magistrale di Andrea Moro dedicata al De vulgari eloquentia e all’inganno delle lingue geniali, e infine dell’incontro con Luca Serianni sull’eredità linguistica di Dante, che non è soltanto il nostro più grande poeta, ma anche colui che ha posto le basi della «dolce lingua del sì», facendone poi un mirabile strumento di espressione artistica.
Andrea Maggi racconterà una storia sulla bellezza e sulla fragilità dei ragazzi, alla continua ricerca di muri da abbattere ma anche di esempi da seguire. Enrico Galiano, tra storie vissute in classe e speciali “lezioni” di storia, letteratura e grammatica, proverà a portare la scuola fuori da scuola. E proprio dalla scuola è partito il contest “La storia siamo noi. Come i manuali di domani racconteranno la pandemia”, che avrà un appuntamento dedicato e uno straordinario ospite d’onore, lo scrittore Paolo Giordano. Mentre Marco Anzovino racconterà una storia dirompente come la stagione della vita che precede il passaggio al mondo adulto. E infine Massimiliano Santarossa ci guiderà a guardare il Nord per leggere l’Italia, come è cambiata lei, come siamo cambiati noi.
Grande spazio ai dialoghi, che diventano forse la forma di incontro caratteristica di pordenonelegge, per sparigliare le carte e per trovare intrecci e spunti inediti. Walter Siti e Edoardo Albinati dialogheranno intorno a ciò che rende preziosa la letteratura: il dubbio, l’ambivalenza, la contraddizione. Anche Claudio Piersanti e Filippo La Porta si interrogheranno sul valore della letteratura, nella relazione con l’altro e come termometro per capire che c’è sempre qualcosa che ci sfugge. Di straordinario spessore il dialogo fra Paolo Nori e Serena Vitale, che discuteranno di letteratura russa attraverso due figure guida: Dostoevskij e Mandel’ŝtam. La cultura greca sarà invece al centro del dialogo fra Eva Cantarella e Nicola Gardini: cosa ci ha lasciato, come ci ha cambiato, e perché ancora oggi è così importante.
Cultura classica anche per Alberto Camerotto, Valeria Melis e Piervincenzo Di Terlizzi che animeranno una discussione sulle vie della satira tra i classici antichi e il tempo presente. Antonio Franchini e Roberto Venturini dialogheranno invece su come la letteratura può raccontare la realtà con modalità molto diverse: dalla secchezza hemingwayana all’umorismo sottile in grado di creare situazioni surreali. Una grande figura della letteratura italiana, Mario Rigoni Stern, sarà al centro del confronto fra Paolo Cognetti, Giuseppe Mendicino e Enrico Brizzi. Mentre padre e figlia, Mauro Corona e Marianna Corona, ci parleranno della vita della montagna e di come la saggezza si possa distillare tra le rocce. Stefania Auci e Romana Petri si soffermeranno sul romanzo famigliare, come momento in cui si svelano intrecci e rimozioni, sullo sfondo di ambientazioni di grande fascino, ell’ultima edizione. E continua anche la collaborazione con Fondazione Treccani Cultura, per uno spazio dedicato alla lingua italiana.
Lisbona e la Sicilia dell’Ottocento. Storia anche nel dialogo fra Fabiano Massimi e Andrea Tarabbia, che ci catapulteranno dentro il male che si manifesta negli avvenimenti storici, che siano della Germania nazista o del terrorismo russo. Di sicuro interesse anche il dialogo fra Loredana Lipperini, che scrive una filastrocca nera in cui l’ignoranza diventa ferocia, e Giulio Mozzi, che ci porta a sfiorare le vite strane e misteriose di personaggi senza nome. Silvia Avallone e Carmen Totaro, con Paolo Giordano, ci porteranno dentro rapporti personali difficili e misteriosi, come quelli famigliari e amicali, costruiti spesso di duelli di parole e silenzi. Marco Balzano e Mario Desiati scandaglieranno vite segnate di persone che resterebbero impigliate nel silenzio, e gli amori di una generazione irregolare, fluida, sradicata. Mentre Mariapia Veladiano e Francesca Mannocchi entreranno negli intrecci di dolore e salvezza che ci porta il confronto con la fragilità umana. Francesca Mannocchi sarà anche protagonista di un dialogo con Francesco Stoppa sul racconto della malattia. Di straordinario spessore anche il confronto fra Maria Grazia Calandrone e Susanna Tartaro che mettono il loro vissuto a disposizione della narrazione per cogliere alcuni aspetti decisivi dell’esistenza contemporanea.
Matteo Codignola e Francesco Recami, partendo dai loro libri, discuteranno di letteratura e humor. Mentre Caterina Bonvicini e Marco Balzano discuteranno dell’impegno degli scrittori, partendo da una raccolta di racconti che destina i proventi a Medici Senza Frontiere. Antonella Sbuelz e Tullio Avoledo ci porteranno dentro due storie dal perfetto incastro narrativo e dalla forte visione etica. Il viaggio, l’incontro e la saggezza saranno i temi dell’incontro con Matteo Cavezzali e Federica Marzi che raccontano di persone che emigrano, si spostano, parlano lingue nuove e si sentono a casa là dove sono felici. Gialle sono invece le due storie, entrambe di ambientazione veneziana, di Alessandro Mezzena Lona e di Anna Vera Sullam, la prima con Italo Svevo come investigatore, e la seconda immersa nella Venezia delle leggi razziali. Giallo anche per Riccardo Decarli e Fabrizio Torchio che scrivono un racconto “apocrifo”, ambientato sulle Dolomiti, che ha come protagonista il celebre detective Sherlock Holmes. Mentre Pietro Spirito e Pieralvise Zorzi metteranno due città a confronto: Venezia e Trieste, attraverso i grandi personaggi che hanno attraversato la loro storia e la costruzione di un brand internazionale. Vittorio Macioce e Eleonora Molisani parleranno dell’amore contemporaneo, con le chiavi d’accesso di una figura ariostesca attualizzata, Angelica, e di una idea di ‘amore scorretta, sfrontata, impertinente e spigolosa. Yigal Leykin e Mariaelena Porzio ci porteranno nei temi e negli andamenti dei romanzi storici, con due storie che affondano in periodi dolorosi e affascinanti di Italia e Israele. Infine Fulvio Comin e Renato Pilutti scrivono a quattro mani un romanzo attraversa trecento anni di storia europea.
La collaborazione tra FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori) e pordenonelegge segna una serie di dialoghi dedicati al racconto italiano dell’Ottocento e del Novecento, con due appuntamenti di approfondimento, che riguardano Verga e Pirandello, Fogazzaro, De Amicis e Percoto, guidati da Gabriele Pedullà, Marcello Fois e Paolo Di Paolo; e un successivo incontro con Matteo Marchesini e Massimo Gezzi, per la coincidenza che vede due poeti che si confrontano sul loro nuovo libro di racconti.
Di straordinaria rilevanza è anche la presenza di autori stranieri, perché pordenonelegge da sempre vuole essere un ingranaggio di trasmissione della conoscenza, e aprire finestre sulle realtà più lontane e significative del pianeta. Quest’anno gli incontri con autori stranieri, stante le grandi difficoltà causate dal coronavirus, a parte alcuni casi, avverranno in gran parte in presenza, ma se la situazione dovesse evolvere in peggio li proporremo comunque in streaming con le modalità dell’anno scorso, sui grandi schermi che verranno approntati. Uno dei più amati scrittori contemporanei, Premio Nobel per la Letteratura, Kazuo Ishiguro, in streaming, presenterà il suo ultimo romanzo, Klara e il sole, per offrirci una nuova meditazione sulla complessità del cuore umano, composito e sfaccettato come i riquadri in cui si fraziona la vista dell’androide Klara. Il grande autore americano Peter Cameron, verrà a pordenonelegge con l’anteprima del nuovo romanzo, un ritorno alle origini della sua scrittura, quando creava commedie brillantissime e feroci, sull’orlo del surreale.
Hervé Le Tellier, vincitore del premio Goncourt e caso letterario dell’anno, ci racconterà della verità e dei suoi inganni, alla ricerca dell’anomalia nascosta che può sfiorare la vita di ognuno di noi. Kader Abdolah rievocherà l’antica Persia e i mutamenti che l’hanno travolta in un romanzo di formazione che è in realtà un viaggio interiore alla ricerca di sé. Ispirato alle sue esperienze, Graeme Armstrong, ci parlerà in anteprima del nuovo romanzo: un libro potente sulla realtà della vita dei giovani in Gran Bretagna oggi. Il russo Evgenij Vodolazkin ci farà comprendere che né la musica né l’amore nella terra dei sogni, dove il tempo è sospeso e la morte è vinta: l’unica via per arrivare alla meta è quella dei ricordi. Brian Catling, artista di fama, ci farà entrare in un mondo dove realtà e finzione si fondono, il cacciatore diviene la preda e le fragili esistenze di tutti saranno in pericolo. Natalie Haynes rivisiterà una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, l’Iliade, trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini. Con un memoir sincero e divertentissimo, Nadia Wassef racconterà il potere infinito che hanno i libri di cambiare il mondo.
Non sempre i libri hanno una vocazione verso la fiction. Spesso cerchiamo tra le pagine un senso e un orientamento rispetto a ciò che succede nel nostro tempo. Innanzitutto Antonio Caprarica ci porterà a conoscere meglio una delle figure più importanti della recente storia, la regina Elisabetta, svelandone la vita, il regno e i segreti. Un’altra figura di grande importanza storica, il presidente Ronald Reagan, sarà il protagonista dell’incontro con Gennaro Sangiuliano. Saremo ancora fuori dall’Italia con Marco Aime e Andrea de Georgio che ci parleranno del Sahel, fascia subsahariana che è diventata uno dei principali snodi della politica internazionale, specie di quella sommersa: il mercato internazionale di droga e di armi e la lucrosa tratta dei nuovi schiavi verso l’Europa. L’Africa, e quello che ci può insegnare a partire dal valore della salute come bene comune, verrà raccontata nell’incontro con don Dante Carraro, Direttore di Medici con l’Africa Cuamm, e Giuseppe Ragogna. Nel dialogo tra Flavio Valeri e Zeno D’Agostino si farà il punto sulle relazioni presenti e future tra Italia e Germania, tra loro molto più strettamente legate di quanto generalmente si creda. Una tragedia storica sarà al centro dell’incontro con Taner Akçam, in dialogo con Antonia Arslan, che ci farà entrare nei meandri dell’organizzazione genocidio armeno, mettendo con le spalle al muro il negazionismo di Stato che cerca di giustificare, ridimensionare o misconoscere questo immenso buco nero della Storia. Con Piccole Patrie, Toni Capuozzo racconterà tutto quello che lo ha incuriosito: viaggi e persone, guerre e catastrofi naturali, piccole storie e cronache nere, amori e avventure. Torniamo invece all’Italia e ai suoi problemi con Luca Palamara e Alessandro Sallusti che discuteranno di potere politica e affari, per una storia segreta della magistratura. E con Pif che, insieme a Marco Lillo, racconterà la storia di due donne sole contro la mafia. Mentre Gustavo Zagrebelsky si chiederà chi credono di essere e che cosa si crede che siano i giuristi: che cosa effettivamente fanno quando scrivono sentenze, citazioni, memorie, pareri.
Con Andrea Segrè e Ilaria Pertot si conclude il progetto di scrittura collettiva avviato durante il festival dell’anno scorso intitolato A che ora è la fine del mondo? Scivolando verso il futuro: a pordenonelegge ascolteremo il resoconto di questa singolare esperienza di narrazione ambientalista. Ambiente e bellezza anche per Daniele Zovi e Leonardo Bizzaro che ci aiuteranno a leggere la natura su un sentiero di montagna, per conoscere meglio i boschi e il loro incanto. Temi ambientali anche per Telmo Pievani e Mauro Varotto che, per farci riflettere sui rischi concreti a cui potremmo andare incontro se l’innalzamento del livello dei mari continuerà, ci porteranno, in maniera distopica, nell’Italia dell’anno 2786. Ancora ambiente, visto nel suo insegnamento spirituale, per Massimiliano Ossini che ci guiderà verso la meraviglia, l’attenzione, l’arte di custodire, l’ascolto, per ritrovare la bussola interiore. Mentre Pier Luigi Rossi spiegherà come la Natura ci ha donato il grasso corporeo ma il nostro comportamento errato ha trasformato questo dono in malattia: sta a noi vivere il nostro grasso corporeo come sorgente di salute. Oscar Farinetti racconterà invece la sua storia, quella di un uomo per cui è impossibile stare fermo, che preferisce sbagliare direzione piuttosto di non decidere.
Lilian Thuram spiegherà che quando si parla di razzismo, il nostro sguardo si rivolge alle persone discriminate, mentre dovremmo guardare alle persone che da queste discriminazioni traggono vantaggio. Pietro Ichino e Alessandro Bartezzaghi discuteranno invece sul più incantevole degli enigmi: il rebus. Mentre Elisa Cozzarini e Gianni Biondillo dialogheranno sulla casa come rifugio e punto di riferimento in grado di costruire legami nella vita quotidiana delle persone. Di donne forti, che hanno fatto la storia, parleranno Annarita Briganti e Marta Perego, da Coco Chanel a Alda Merini a Mariangela Melato. Una donna forte e libera è anche la protagonista del racconto di Francesca Colesanti: Maria Chiara Ramorino, fisica nucleare, esploratrice dell’Antartide, campionessa di tennis e di basket, e alpinista. Una donna rom, che ha scritto un’autobiografia che racconta la sua vita difficile, sarà al centro dell’incontro con Luigi Nacci e Marianna A. Mentre S.E. Vincenzo Bertolone ripercorrerà i giorni del giudice Rosario Livatino, che scorrono tra le mani di chi legge il suo libro, in maniera asciutta, essenziale, diretta, con sensibilità, equilibrio e decoro. Intorno all’idea che le fiabe e le narrazioni possano offrire uno spunto per riflettere insieme su temi complessi e per costruire valori e identità discuteranno Daniela Dose, Paola Dalle Molle, Chiara Cristini e Andrea Busato. Infine ai 40 anni del rally di Piancavallo, la corsa più amata dai pordenonesi, è dedicato l’incontro con Federica Masolin, Carlo Cavicchi e Maria Leitner.
L’economia sarà il tema di diversi incontri, che mirano all’analisi del presente quanto al racconto di singole esperienze imprenditoriali. Luigino Bruni si chiederà come si può ripartire dopo la crisi, indagando i rapporti fra il capitalismo e il sacro. Al ripartire, ricostruire, rinascere è dedicato anche il libro di Federico Rampini, con questa consapevolezza: ne abbiamo gran bisogno e siamo capaci di farlo. Daniele Marini fornirà invece un lessico del nuovo mondo, per capire meglio i cambiamenti sociali e economici. Mentre Chiara Mio, in dialogo con Luca Testoni ci parlerà di azienda sostenibile, basata sul rispetto delle persone e dell’ambiente per un cambiamento culturale che dovrà essere preso in carico da tutti. Inoltre verrà presentata la cinquina del Premio Letteratura d’Impresa, nato per favorire una crescita culturale, promuovendo una moderna cultura d’impresa in grado di stimolare lo sviluppo del tessuto industriale italiano: alla presenza del presidente di giuria Antonio Calabrò, con Alberto Albertini, Andrea Batilla, Marco Bentivogli e Diodato Pirone, Sara Loffredi, Cesare Verona e Adriano Moraglio.
Di straordinario spessore sarà la qualità degli incontri dedicati alla storia, alla scienza e alla filosofia. Innanzitutto, la senatrice a vita Elena Cattaneo ci proporrà una riflessione sull’etica della scienza, su come coltivarne il metodo, e sul rapporto altalenante tra scienza e politica, e tra scienza e informazione. Guido Tonelli ci condurrà invece lungo la tortuosa via d’accesso alla comprensione di mondi dominati da effetti relativistici, dove esiste un futuro che arriva prima del passato e anzi lo crea. Vittorino Andreoli, che ha vissuto nei laboratori della ricerca scientifica applicata al cervello per una decina di anni prima di passare alla clinica, ha maturato un’affascinante teoria della coscienza, che espone per la prima volta nel suo nuovo libro. Secondo molti studiosi la coscienza sarebbe legata alla quantità e alla complessità degli elementi del sistema nervoso, mentre Giorgio Vallortigara svilupperà a pordenonelegge una prospettiva minimalista antitetica a quella convinzione. Kevin Davies si chiederà che cosa accadrebbe se l’umanità potesse alterare la sostanza stessa del codice genetico, all’interno dell’affascinante mondo di una nuova tecnica di editing genetico chiamata CRISPR. Antonella Viola ci guiderà invece in un viaggio dentro la fragile perfezione del nostro sistema immunitario.
Armando Massarenti e Antonietta Mira presenteranno un libro che fornisce gli strumenti mentali che ci mettono in grado di affrontare i dati, anzi i big data, in maniera consapevole e matura. Di altro genere l’incontro con Giovanni De Luna: la storia d’Italia ricostruita attraverso il cinema, dai primi del novecento fino ai giorni nostri. Giulio Guidorizzi e Silvia Romani ci porteranno a fare un viaggio nel mare degli dei dell’antichità classica, per una guida mitologica alle isole della Grecia. Di classici parlerà anche Ivano Dionigi come libri competenti in umanità e i maestri di saggezza, che ci insegnano a seguire i nostri demoni. Mentre Massimo Recalcati indagherà il grido di Giobbe, che accade quando le parole sono costrette al silenzio, spezzate dal trauma del male. Diverso sarà invece l’incontro con Marino Niola e Elisabetta Moro, che ci parleranno del bacio, come un esempio costitutivo dell’ambiguità e al tempo stesso della necessità di quel corpo a corpo che è la base della sociabilità umana. Francesco Stoppa ci guiderà nella capacità di lasciare spazio all’imprevedibile evoluzione delle cose: da questa prospettiva del tutto inedita scopriremo un significato nuovo nel rapporto tra le generazioni. Pier Aldo Rovatti, Beatrice Bonato e Pierangelo Di Vittorio discuteranno intorno al gesto fenomenologico che può essere guardato da diverse angolature e compiuto a partire da una pluralità di pratiche, non tutte riconducibili alla filosofia. Luigi Zoja esplorerà invece l’utopia come bisogno psicologico primario, mettendo in risalto il valore di un approccio minimalista, capace di intervenire direttamente e con forza sulle nostre vite. La nostra società non è una macchina da riparare, ma un organismo che ha bisogno di rigenerarsi, questo il tema dell’incontro con Mauro Magatti, con la consapevolezza che per lasciare alle spalle la pandemia occorre costruire un ponte che ci permetta di arrivare su un’altra riva. Sergio Bellucci descrive il nostro momento storico e tecnologico come un passaggio da una formazione economico-sociale a un’altra, dove è in atto una vera e propria «rottura di civiltà e di senso».
Alla radicale revisione e alla costruzione concettuale delle diverse modalità in cui gli esseri umani possono rapportarsi al digitale, modificando sè stessi e le tecnologie in un intreccio di azioni e retroazioni dinamiche e complesse è dedicato l’incontro con Maurizio Ferraris, Alberto Felice De Toni e Luca Taddio. Andrea Dusi e Cristina Pozzi, facendo ricorso alle teorie della complessità, ci aiuteranno a capire come prevedere il futuro. Mentre Piervincenzo Di Terlizzi, Pierluigi Di Piazza e Fabiana Nascimben discuteranno, nella vicinanza del contagio, di una possibile e futura rielaborazione degli eventi e per muoversi dentro questo tempo difficile e complesso. Francesco Vallerani e Toni Veneri racconteranno invece il grande geografo e cartografo Giuseppe Rosaccio da Pordenone. Infine don Renato De Zan e don Aldo Martin dialogheranno invece sulla cristologia “blasfema” dei racconti evangelici.
L’arte sarà al centro di alcuni incontri. Innanzitutto un gradito ritorno, Flavio Caroli sarà a pordenonelegge per parlarci dei sette pilastri dell’arte di oggi, un viaggio che va da Pollock alle bufere del nuovo millennio. Di straordinario spessore anche l’incontro con Riccardo Falcinelli, in dialogo con Fulvio Dell’Agnese, sulle immagini e sul loro funzionamento dal Rinascimento a Instagram. Un grande artista, Tullio Pericoli, da qualche anno conduce su se stesso, nel suo studio, una serie di curiosi esperimenti, di cui ha raccontato i risultati in forma di libro. Jacopo Veneziani ci parlerà di simmetrie e cioè come osservare l’arte di ieri con lo sguardo di oggi. Nel raccontarci per la prima volta il dietro le quinte della sua direzione, Paolo Baratta, a capo della Biennale dalla prima edizione che la vide trasformarsi in fondazione privata, offrirà una serie di vere e proprie lezioni sulla gestione del patrimonio, culturale e non solo. Michel Carlana ci porterà invece a fare un viaggio nell’architettura Novecento attraverso la lettura delle opere “rimaste” di Quirino De Giorgio. Giordano Brunettin e Simone Andreoni parleranno del Pordenone e della sua città nel Cinquecento. In collaborazione con Associazione OBLIQUO, ci saranno tre incontri dedicati al libro e all’editoria visiva: con Giovanna Silva, con un’indagine visiva volta all’esplorazione di Roma; con Michele Galluzzo che mostrerà foto inedite realizzate in quasi un decennio per l’iconica campagna pubblicitaria di Jägermeister; l’illustratore Alberto Panegos darà vita a una performance, lasciando il suo tratto originale su ciascun catalogo di BookLook; e infine con Maria Luisa Frisa e Saul Marcadent che parleranno di Dune, una rivista accademica di moda e cultura visuale. Le particolari illustrazioni del ritrattista e caricaturista Valentino Menghi dialogheranno idealmente con gli interventi di Caterina Furlan, in veste di Preside di facoltà, raccolti in un volumetto che offre un curioso spaccato di vita accademica. Leonardo da Vinci, tra architettura e natura, anche in rapporto al contemporaneo, sarà al centro dell’incontro con Raffaella Laezza.
Parole in scena. La letteratura spesso si intreccia con la voce viva degli attori e con il calore del palcoscenico. In pochi sapevano che, prima di diventare un acclamato comico, Giacomo Poretti è stato un infermiere, e a pordenonelegge ripercorrerà le sue memorie di corsia. Ricky Tognazzi, nel centenario dalla nascita, racconterà la vita, gli amori e gli scherzi di Ugo Tognazzi, un papà di salvataggio. Un’altra grande figura, questa volta della musica, Anton Webern sarà al centro del dialogo fra Carlo Boccadoro e Dario Oliveri, dedicato all’omicidio del grande musicista. Amen, il primo testo teatrale di Massimo Recalcati, che debutterà nel 2022 per la regia di Valter Malosti, viene presentato in anteprima dal suo stesso autore che ne racconterà la genesi, accompagnato da una selezione di brani per la voce di Federica Fracassi. Il romanzo di Alberto Riva narra invece del sodalizio fra Domenico Scarlatti e la sua allieva Maria Bárbara di Braganza, figlia del re del Portogallo. Marco Baliani proporrà invece un reading del suo romanzo, per ragazzi ma non solo, sul potere dei legami e sull’energia che collega mondi e tempi lontani.
Giovanni Bietti ci spiegherà la musica della luce: come nel Flauto magico, nella Creazione, nel Fidelio, nella Quinta e nella Nona Sinfonia si esprimono i valori illuministi per eccellenza: la libertà, la fratellanza, l’uguaglianza. Andrea Ortis proporrà invece Dante Sound, una installazione che permette una full immersion virtuale all’interno degli antichi codici danteschi. L’attore e scrittore Antonio Catalano porterà in scena, in una speciale location, il “suo” Vangelo, il vangelo dell’asino patentato. La Compagnia di Arti & Mestieri offrirà ai commensali di alcuni ristoranti pordenonesi Dante à la carte, brevi assaggi di poesia dantesca come aperitivo. Le consuete letture degli studenti del Liceo Leo-Major, per il 12° anno a pordenonelegge, saranno dedicate a Dante e l’amor del gusto: una selezione di canti della Comedìa di Dante legati al tema del cibo, dell’alimentazione e dei sapori. Inoltre, la classe di recitazione di Speakeasy partecipa a una lettura scenica di testi teatrali contemporanei, condotta da Monica Capuani.
Dalla collaborazione fra pordenonelegge e Paff!, nascono una serie di incontri intorno al mondo del fumetto. Zerocalcare partendo da Kobane Calling, approfondirà il discorso sul racconto della realtà e dell’informazione a fumetti, con Maria Edgarda Marcucci. Mentre Milo Manara ci proporrà la sua autobiografia: un grande viaggio, pieno di ricordi e visioni, riflessioni e confessioni. Un’altra grandissima figura del fumetto e della musica rock, Davide Toffolo, parlerà de L’ultimo vecchio sulla terra. Filippo Rossi presenterà il saggio Dune – Tra le sabbie del mito, ambiente e personaggi, storia e avventura di un mito letterario. Verrà anche presentata la graphic novel Mingus: la vita, le battaglie, la musica, la biografia a fumetti di un gigante del jazz, scritta da Flavio Massarutto per i disegni di Squaz (Pasquale Todisco), gli autori verranno intervistati da Stefano Zenni, e accompagnati dalle musiche di Daniele D’Agaro e Giorgio Pacorig. Mentre Luca Raffaelli e Valerio Bindi si chiederanno cosa è un fumetto: un medium di difficile definizione, che lavora con parole e disegni e conta sulla interpretazione del lettore. Infine Alessandra Cotoloni ci parlerà di Caterina Bellandi, ovvero zia Caterina, la famosa tassista di Firenze conosciuta in Italia e nel mondo per la sua opera di assistenza ai bambini malati di tumore.
Spazio e attenzione a pordenonelegge 2021 anche per la cultura enogastronomica, in particolare per il rapporto attuale e molto importante tra cibo, ambiente e sostenibilità negli appuntamenti realizzati in collaborazione con PromoTurismoFVG, che vedranno protagoniste, tra gli altri, Eliana Liotta e Cinzia Scaffidi. In un appuntamento con Coldiretti, inoltre, Nunzio Primavera ci accompagnerà nell’incantevole uliveto del monastero della Madonnella del Monte, riparo eremitico delle monache benedettine. In collaborazione con il Consorzio DOC Prosecco sarà presentato in anteprima il libro fotografico di Carlo Guttadauro che racconta il fascino dei luoghi e della produzione vinicola in Veneto e nel Friuli Venezia Giulia. Il percorso di appuntamenti svilupperà anche temi legati alla bellezza e alla scoperta del territorio a noi vicino.