Ancora una volta in modalità online. E’ stata convocata alle 20.30 di mercoledì 28 aprile, infatti, l’assemblea generale dell’associazione culturale bisiaca di Ronchi dei Legionari. All’ordine del giorno, dopo la relazione morale del presidente, Ivan Portelli, l’approvazione dei bilanci, consuntivo 2020 e preventivo 2021.
Tutte le informazioni per la partecipazione sono disponibili sul sito dell’associazione (www.acbisiaca.it) e sul gruppo Facebook. E’ anche possibile scaricare il modulo per la delega a un altro socio che abbia diritto al voto. Un momento importante per la vita dell’associazione che, negli anni passati, ha modificato il proprio statuto secondo le nuove regole del Terzo Settore, diventando Odv.
Fondata nel 1987 dal poeta e studioso ronchese, Silvio Domini, assieme a molti altri valenti studiosi e collaboratori, quella di Ronchi dei Legionari è l’associazione più longeva, a livello regionale, che si prefigge per statuto di salvaguardare una delle parlate di tipo veneto della regione. Nè a Trieste, nè a Grado, nè nel Pordenonese, almeno fino a qualche anno fa, è mai esistito qualcosa di simile.
Nello statuto, fondamentale per comprendere gli ideali più profondi che stanno alla base di questa importante associazione, nel primo punto si afferma difatti che l’associazione come scopo primario si prefigge “La salvaguardia e l’uso del dialetto arcaico – veneto denominato “Bisiàc”. La storia della Bisiacaria rimase legata per secoli alla storia del Friuli, con cui divise le sorti. Fece parte del Ducato longobardo friulano (568-776 d.C.), poi del Marchesato franco del Friuli (776-952 d.C.), e dello Stato Patriarcale friulano (1077-1420). Per informazioni: [email protected] o alla sede sociale (il mercoledì dalle 15 alle 17, con telefono 0481 476107).