Da sempre crocevia degli scambi in virtù della sua centralità fra i corridoi europei, il Friuli Venezia Giulia si candida a un ruolo ancor più determinante nello scacchiere internazionale degli scambi commerciali attraverso l’istituzione di una Zona Logistica Semplificata (ZLS).
Specificatamente previste e disciplinate nella legge di bilancio dello Stato 2018 – con successiva implementazione datata 2020 – le ZLS sono aree geografiche delimitate, nelle vicinanze delle zone portuali, che garantiscono alle aziende ivi stabilite la possibilità di beneficiare di speciali condizioni per investimenti e sviluppo grazie a una notevole semplificazione delle procedure amministrative. Non solo, perché viene altresì prevista la possibilità, per le imprese aventi sede nelle aree “a finalità regionale” ricomprese nella ZLS, di beneficiare di un regime fiscale migliore, che si traduce in un credito d’imposta commisurato agli investimenti effettuati; nonché nella possibilità di operare in regime di sospensione d’imposta ai fini IVA per le merci importate o da esportare. Il fine ultimo è quello di attrarre investimenti e migliorare la competitività rispetto agli altri porti dell’Adriatico.
Ora che sono in arrivo ingenti flussi economici in conseguenza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i tempi sembrano essere maturi per l’attuazione del progetto anche in FVG. La Regione ha così organizzato un incontro sul tema, che ha visto la presentazione del progetto da parte degli Assessori regionali Graziano Pizzimenti, Barbara Zilli, Sergio Emidio Bini e Fabio Scoccimarro a una platea composta dai principali portatori di interessi regionali: sul tavolo questioni chiave quali la delimitazione della ZLS e le tipologie di semplificazione previste.
Anche Confapi Fvg ha partecipato attivamente al dibattito, rappresentando i numerosi associati potenzialmente interessati al progetto per mezzo di una delegazione composta dal Presidente del Gruppo Trasporti e Logistica Denis Durisotto; dagli imprenditori Valter Pevere e Luca Ceccarelli e da rappresentanti della struttura.
Dall’Associazione sono giunte parole di sostegno all’iniziativa ma al contempo di raccomandazione: la logistica è centrale nelle dinamiche economiche, e la Regione deve dimostrarsi all’altezza del compito di coordinare l’iniziativa tenendo a mente gli interessi di tutte le componenti del sistema. Oltre che nelle zone limitrofe ai porti, la delimitazione della ZLS deve poter garantire benefici a tutto il settore, anche nelle sue componenti localizzate maggiormente nell’entroterra. È essenziale dunque, ricorda il Direttore Piu, che si vada anche al di là delle aree a finalità regionale, per non escludere dai benefici una consistente fetta di imprese del settore logistico, attori di primario rilievo ma tendenzialmente operanti a livello continentale, che si rivolgono con crescente interesse al trasporto intermodale.