I gestori di impianti di distribuzione della benzina del Fvg parteciperanno allo sciopero indetto dai sindacati nazionali di categoria il 6 e il 7 novembre. “Oltre alla chiusura degli impianti è prevista una grande manifestazione a Roma”, ci spiega il presidente della Figisc Confcommercio Fvg Bruno Bearzi che ha convocato l’assemblea regionale dei rappresentanti per il 30 ottobre nella sede di via Alpe Adria a Tavagnacco alle 20.30.
I gestori protestano contro le illegalità sui carburanti e sollecitano il Governo affinchè siano messe in atto misure adeguate per controllare le autobotti che trasportano gasolio da autotrazione che attraversano la nostra regione per raggiungere l’intero territorio nazionale.
“Si stima – continua Bearzi – che ogni anno vengano introdotti in Italia, soprattutto attraverso il confine Sloveno, almeno 4-5 miliardi di euro di prodotto illegale che proviene da zone di guerra e, passando per Malta, diventa comunitario”.
Secondo Bearzi andrebbero messi in atto strumenti di tracciabilità del prodotto che consentano alle forze dell’ordine di capire da dove proviene. Il vertice Figisc punta inoltre il dito contro le differenze contrattuali degli operatori sui piazzali che sono pagati a seconda della volontà dei concessionari.
Lo sciopero intende puntare i riflettori su una categoria che è in grave crisi anche per il mancato rinnovo dei contratti con le compagnie petrolifere, per l’incremento degli oneri di gestione e la conseguente diminuzione dei margini di guadagno.