“Siamo giunti alla fine di un anno segnato da una pandemia che ha cambiato drasticamente il nostro modo di vivere la quotidianità, il lavoro e i rapporti umani. Tutti noi siamo un po’ cambiati, nel modo di vivere e di pensare, ma alcune considerazioni ci permettiamo di farle. Il cambio della governance di Autovie Venete ha modificato notevolmente i rapporti tra le Organizzazioni Sindacali e l’interlocutore aziendale”, inizia così la nota-denuncia della Fit Cisl Fvg.
“Specie negli ultimi mesi abbiamo assistito, non senza sgomento e facendo (da soli) strenua opposizione, a un inasprirsi del dialogo, ad una forzata presa di posizione da parte dell’azienda, la quale, complici secondo noi altre sigle sindacali, ha messo in campo una serie di diktat volti alla riduzione dei costi, specie nei reparti operativi, distribuendo nel contempo dividendi ai soci”.
“Diminuzione del personale, mancati investimenti soprattutto nelle infrastrutture digitali (così care anche al governo regionale) e nelle manutenzioni anche urgenti degli automatismi di stazione, disinteresse per la situazione decisamente vergognosa della logistica di alcuni caselli (vedi tunnel di Palmanova e casello del Lisert, dove addirittura in pista 72 c’è l’acqua corrente quando piove), mancanza di progettualità, anche gestionale, per il medio/ lungo periodo”.
“Questa serie di azioni aziendali quali frutti ha portato? Il personale è gestito meglio? I disservizi all’utenza sono diminuiti? Quanto sta incidendo l’elusione del pagamento dei pedaggi? Tutte domande lecite, a nostro avviso, ma che non trovano risposte”, prosegue la nota sindacale.
“L’ultimo anello di questa infausta catena di eventi, è l’esclusione di fatto della Cisl, una delle sigle firmatarie dell’accordo genitivo, dalla gestione paritetica della Cassa di Previdenza CAPIDAV, che il prossimo anno chiuderà la propria attività, per confluire con tutta probabilità nel Fondo nazionale di settore. A quanto pare si vuole a tutti i costi una non ben definita Commissione, nata da chissà quale esigenza (forse quella di escludere un sindacato non in linea con i desiderata aziendali). Auspichiamo che vengano seguite le attuali regole per l’elezione dei rappresentanti dei lavoratori in seno al CDA di CAPIDAV. Certamente, come sindacalisti, non possiamo dirci soddisfatti, ma siamo assolutamente intenzionati a far valere le nostre ragioni, con tutti i mezzi a nostra disposizione, nella speranza di poter ritornare ad una quotidianità più serena. Cogliamo l’occasione per AugurarVi la serenità necessaria per affrontare un nuovo anno, che non potrà che essere migliore di quello appena trascorso”, conclude la Fit Cisl.