È in programma mercoledì 28 luglio alle 11 a Gorizia, al Parco del Municipio, la conferenza stampa di presentazione del Progetto #sicurezzaVera ideato da Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi in collaborazione con il Gruppo Donne Imprenditrici della Federazione stessa e la Polizia di Stato.
L’appuntamento sarà l’occasione per dare l’avvio a una programmazione d’iniziative d’informazione e sensibilizzazione, a livello territoriale provinciale, idonee a diffondere la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche afferenti alla cultura di genere e agli strumenti per tutelare le vittime di violenza di genere. Il progetto intende insomma incrementare i livelli di sicurezza delle donne, individuando strategie e modalità sempre più efficaci e nuove per diffondere la cultura di genere, coinvolgendo la rete dei Pubblici Esercizi, realtà capillari e luci sul territorio, per far sì che ne diventino i principali divulgatori e promotori.
Aprirà i lavori il Presidente di Confcommercio Gorizia Gianluca Madriz: “Sono particolarmente grato a due nostre imprenditrici, Antonella Muto e Lara Starz, per aver immediatamente supportato la candidatura del nostro territorio provinciale al progetto. Credo sempre nel valore inestimabile del “negozio” come sentinella del territorio, e ribaltare la percezione del pubblico esercizio, magari proprio del locale notturno, da spazio potenzialmente a rischio a luogo sicuro e punto di riferimento per diffondere cultura del rispetto è una strategia di cui sono davvero orgoglioso”.
“#SicurezzaVera nasce da incontri e riflessioni con il mio gruppo nazionale di donne imprenditrici che hanno preso corpo grazie alla condivisione con la Polizia di Stato”, dichiara Valentina Picca Bianchi, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio. “Gorizia rappresenta l’ultima tappa, prima della pausa estiva, di una road map iniziata con Pisa e proseguita con Matera, Latina e Rimini, per poi continuare con altre quindici città sino alla chiusura dell’anno in corso. Sono molto soddisfatta dei primi risultati che si andranno a concretizzare in autunno con il coinvolgimento diretto dei Pubblici Esercizi nella fase informativa e formativa che li farà divenire dei veri e propri presìdi di sicurezza con il supporto della Polizia di Stato. Il progetto poggia sull’idea e la volontà di costruire dei veri e propri presìdi di sicurezza diffusa dopo aver ascoltato i disagi e i continui e molteplici episodi di violenza di genere subite dalle donne impiegate come titolari e lavoratrici e non solo clienti dei pubblici esercizi. I luoghi dell’intrattenimento e della socialità devono diventare sinonimo di sicurezza per tutti. Sia per le donne che li frequentano sia per le donne che ci lavorano. È un tema che mi sta particolarmente a cuore”, prosegue Valentina Picca Bianchi. “La violenza, quella invisibile e continua, cammina veloce. Vogliamo rendere i pubblici esercizi dei luoghi che promuovano la cultura di genere, che rispettino la diversità e si ergano a difesa delle vittime di violenza”.
L’intervento della Polizia di Stato sarà invece affidato a Claudio Culot, Vice Questore e Dirigente della Squadra Mobile della Questura Gorizia, che illustrerà le peculiarità dell’isontino in termini di episodi criminosi ma soprattutto di strumenti che proprio la Polizia di Stato è sempre impegnata a perfezionare, per intervenire, ma soprattutto per prevenire violenze, che purtroppo continuano ad essere pesantemente a danno di donne e minori sia in ambiente domestico, che lavorativo in primis.
Il progetto si svilupperà concretamente nei prossimi mesi, con il coinvolgimento dei pubblici esercizi interessati in un programma di formazione e informazione mirata, che vedrà la partecipazione di figure istituzionali e associazioni del territorio già attive nella prevenzione della violenza di genere, ma anche degli istituti alberghieri ed enti di formazione, dove giovani donne e giovani uomini devono imparare a diventare figure di riferimento formate e consapevoli in ogni aspetto che rappresenta la quotidianità di un’avventura imprenditoriale e di una professione di una complessità che troppo stesso è sottovalutata.
“Se da una parte è profondamente ingiusto e poco efficacie continuare a criminalizzare proprio i pubblici esercizi come causa di episodi di intemperanza di cui invece sono spesso vittime, o scaricare solo sugli imprenditori responsabilità di sorveglianza e prevenzione – conclude Antonella Muto, referente per FIPE Confcommercio della provincia di Gorizia per il progetto – dall’altra proprio i pubblici esercizi possono e devono assumersi consapevolmente un ruolo nella cultura della sicurezza e del rispetto, delle donne in primis, per essere luoghi in cui la tradizionale capacità di accogliere si conquista anche un valore nuovo, grazie a Vera e per Vera”.