Il prosciutto di San Daniele fa gola al finanziere Raffaele Mincione, noto per le vicende Carige, la Cassa di Risparmio di Genova, dei supermercati Conad e del palazzo londinese di Sloane Avenue venduto al Vaticano.
Secondo indiscrezioni, i tecnici di Mincione stanno esaminando il dossier della Kipre, la società della famiglia Dukcevich che produce il prosciutto di San Daniele con i marchi King’s e Principe e alla quale fanno capo sei stabilimenti, a San Daniele del Friuli, Trieste e Parma.
La società è da alcuni mesi in concordato in bianco per una grave crisi finanziaria che, con circa 150 milioni di debiti verso banche e altri creditori, sta mettendo a rischio decine di posti di lavoro, soprattutto nella nostra regione.
Per il salvataggio sono state finora seguite varie ipotesi: da quella del fondo QuattroR, che ha abbandonato il campo pochi giorni prima della chiusura degli accordi, fino a quella del fondo finanziario Oxy Capital che, insieme alla banca Illimity, fondata da Corrado Passera, si sarebbe resa disponibile a un’iniezione finanziaria da 60 milioni di euro. Anche questa ipotesi, però, è sfumata all’ultimo momento.
Il dossier Kipre è così finito sulle scrivanie del gruppo Mincione che – sempre stando alle indiscrezioni di questi giorni – starebbe valutando l’operazione nel contesto di un polo del prosciutto italiano, che potrebbe essere costituito nei prossimi mesi. I tempi sono molto stretti e la soluzione della crisi Kipre dovrebbe arrivare comunque entro il prossimo mese di febbraio.