I produttori di patate di Zoppola pensano all’Igp. L’obiettivo della cooperativa di certificare la produzione locale, che già gode del marchio regionale Aqua, è emerso ieri in occasione del tradizionale convegno coincidente con la Mostra regionale di Ovoledo.
Intendimento del presidente Flavio Pighin, infatti, è quello di rendere sempre più riconoscibile tra i consumatori finali la produzione locale affinché le venga riconosciuto il giusto valore aggiunto, difendendolo meglio dalla concorrenza delle importazioni estere. In Italia il consumo pro capite di patate è di 30 chili all’anno, ben lontano dalla media di 100 chili nel Nord Europa, ma la produzione friulana è ancora ben lontana dal soddisfare la domanda interna.
Una prima base di ragionamento l’ha offerta la relazione tecnica di Flavio Fornasier sulla tipologia di terreni, da cui è emersa un’alta presenza di magnesio frutto dei sedimi giunti qui per dilavamento dall’area dolomitica.
L’ipotesi di certificazione europea è sostenuta anche dal presidente nazionale Unapa Sante Cervellati che ha ricordato come in Italia già esistano diverse Igp e anche una Dop.
Le conclusioni sono state affidate all’assessore regionale Stefano Zannier che ha suggerito di partire da un’analisi di mercato che consenta di innovare la filiera produttiva in termini di costi di produzione e strategia commerciale. E soprattutto di individuare i prodotti trasformati, come la quarta gamma e gli gnocchi, che oggi rispondo meglio ai mutati stili di consumo.