“Piccolo è bello. In questo caso piccolo è anche buono, anzi eccellente”: con questa battuta l’assessore regionale Stefano Zannier (nella foto) ha dato il benvenuto ufficiale alla Pitina Igp, il salume dalle caratteristiche uniche in tutta Europa prodotto dalla notte dei tempi nella Pedemontana pordenonese. E proprio per le due ‘dimensioni’, ovvero una produzione complessiva di 100mila pezzi all’anno curata attualmente da 6 piccoli artigiani, non si guarda al grande mercato di consumo, quello governato dalla Gdo per intendersi, ma a una nicchia dalla doppia valenza: ristorazione di qualità e turismo. Infatti, l’obiettivo dei produttori supportati dalla Regione è quello di valorizzare la Pitina nel suo ambiente naturale, attirare curiosi da tutta Italia e anche dal mondo a scoprire questo originalissimo gioiello assaggiandolo qui in Friuli. Per certo, la certificazione Igp intende portare a casa un risultato immediato: stop alla contraffazione.
“L’amministrazione regionale – ha detto Zannier – è stata al fianco dei produttori di Pitina durante tutto il lungo periodo necessario per arrivare a questo risultato. Un grazie sincero va da parte mia agli uffici della Direzione centrale risorse agricole ed Ersa e ai miei predecessori per aver messo in questo progetto la giusta dose di caparbietà. La Pitina è il primo (e per ora l’unico) prodotto a denominazione protetta della destra Tagliamento. È già un simbolo delle nostre tradizioni enogastronomiche e siamo certi che l’ottenimento della Igp contribuirà a dare impulso alla produzione della Pitina e alla promozione anche in chiave turistica del territorio”.
Nel corso dell’incontro organizzato a Udine, la Pro Loco di Tramonti di Sopra e Slow Food hanno presentato il programma della “Festa della Pitina”, che si svolgerà dal 20 al 22 luglio.