A dispetto della crisi causata dalla pandemia del Covid-19, la Led Luks è impegnata in un programma di crescita e innovazione: ha appena depositato un brevetto, conta di incrementare notevolmente il fatturato e a settembre si presenterà sul mercato con nuovi prodotti, fortemente competitivi. Azienda di Nova Gorica, ma con radici friulane, opera in un settore particolarmente dinamico dove molto contano tecnologia e design, ed è specializzata nella produzione di apparecchi per illuminazione a Led commerciali, architettonici e industriali. L’azienda occupa 40 dipendenti e produce in special modo per i Paesi del Nord Europa.
Con lucidità gestionale ha attraversato praticamente indenne la crisi scaturita dal Coronavirus: ha immediatamente fronteggiato l’emergenza, in gennaio, dunque non ha interrotto la produzione, applicando le norme previste dalle autorità slovene. Nessuna illusione: “Le conseguenze del Coronavirus si manifesteranno nel 4/o trimestre del 2020 – prevede il Ceo, Dino Feragotto – poiché per il momento molti lavori sono in fase di completamento. Dipenderà dal volume dei nuovi ordini”. Tuttavia, “andrà forse meglio il prossimo anno grazie all’arte italiana ‘di arrangiarsi’, ma sicuramente ci saranno profonde trasformazioni”.
Intanto, l’azienda ha appena depositato un nuovo brevetto, avvolto da uno strettissimo riserbo, e conta nel 2020 di far salire i 3,5 milioni di euro di fatturato 2019 fino a 5 milioni. Un obiettivo che intende raggiungere diversificando le vendite, già dispiegate in una ventina di Paesi.
Infine, i nuovi prodotti, che si annunciano rivoluzionari: “A settembre presenteremo profili lineari di qualità europea ma con prezzi che faranno concorrenza alla Cina, pur essendo prodotti in Europa”, assicura Feragotto. Si tratta, in realtà, di una gamma che avrebbe dovuto essere presentata alla più importante fiera dell’illuminazione, la ‘Light + Building’ di Francoforte. Proprio per la pandemia, però, prevista a marzo, è stata rimandata.