Sindacati in agitazione per lo stallo della vertenza per il contratto nazionale multiservizi, fermo da sette anni. “Le controparti (Confindustria, Legacoop, Confcooperative, Agci e Confapi) non sono in grado di fare sintesi delle posizioni al loro interno”, denunciano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UiltuCs e UilTrasporti.
“La trattativa per il rinnovo del CCNL, scaduto nel 2013, è bloccata, nonostante l’impegno delle Parti, con tanto di avviso comune, per chiudere il confronto quanto prima con la sigla del rinnovo. A parole (e lo scrivono pure) le Associazioni datoriali vogliono il rinnovo, nella pratica ne impediscono la realizzazione con richieste non sostenibili”, spiegano ancora i sindacati.
“Da giugno, sono saltati diversi incontri programmati e anche quello in calendario per il 2 ottobre è stato rinviato. Quindi – prosegue la nota – o non si ha intenzione di rinnovare il CCNL oppure non si è in grado di fare sintesi e di presentarsi la negoziato con un mandato definito. Dopo l’attivo unitario, svoltosi il 7 ottobre con la presenza di oltre 1.00 delegate e delegati, le Organizzazioni sindacali non hanno potuto fare a meno di indire la mobilitazione su tutto il territorio nazionale”.
“L’alleanza delle Cooperative e Confapi affermano pubblicamente di voler rinnovare il CCNL, e allora che convochino le Organizzazioni Sindacali e si prosegua il confronto, senza restare ostaggi, evidentemente, di Confindustria; sarebbe tra l’altro interessante capire anche il grado di rappresentatività delle Associazioni di Categoria nel comparto per definire realmente i pesi contrattuali e l’autorevolezza delle posizioni”.
“Li hanno chiamati eroi, indispensabili, nella fase più acuta della Pandemia. No, non sono eroi, sono lavoratori che con responsabilità e senso del dovere quotidianamente svolgono attività essenziali per il sistema sanitario (pulizia Ospedali, case di riposo), per il funzionamento delle Imprese Private (pulizia degli stabilimenti, movimentazione merce, guardiania, interi reparti produttivi) e che esigono unicamente che il loro lavoro venga valorizzato e riconosciuto, attraverso il rinnovo del CCNL, uscendo finalmente dalla condizione di invisibilità. Proprio per il valore del lavoro di queste lavoratrici e di questi lavoratori chiediamo che anche le Istituzioni e i Committenti, nel maggior parte dei casi pubblici, facciano la loro parte sollecitando le Imprese e le relative Associazioni a un rapido rinnovo”.
“Inoltre, assieme alle nostre tre Confederazioni, chiederemo alla Regione e al relativo assessorato che a tutti i lavoratori che svolgono la propria attività in ambito sanitario (ospedale, case di riposo) venga messo a disposizione, gratuitamente, il vaccino antinfluenzale. Pensiamo infatti che la prevenzione, la salute e la sicurezza, siano diritti universali, indipendentemente dal contratto nazionale applicato. In vista della Manifestazione nazionale prevista a Roma il 21 ottobre, anche in Friuli Venezia Giulia si svolgeranno iniziative unitarie di protesta”, proseguono i sindacati.
A Trieste e Gorizia un presidio davanti all’Ospedale Cattinara, lunedì 19 ottobre, dalle 10 alle 12; a Udine un presidio simultaneo davanti agli Ospedali di Tolmezzo, Udine e Latisana, sempre lunedì 19 ottobre, dalle 9.30 alle 10.30, e un presidio simultaneo davanti alle sedi udinesi di Confindustria, Legacoop, Confcooperative e Confapi dalle 15 alle 16.
In contemporanea con la manifestazione nazionale, mercoledì 21, picchetto davanti alla Prefettura di Udine, dalle 15 alle 16; sempre mercoledì, ma dalle 8.30 alle 11, presidio davanti all’Ospedale di Pordenone.