Lavorare per costruire reti di impresa e tavoli intersettoriali con protagoniste le cooperative, far progredire l’Alleanza delle cooperative italiane (Aci) rafforzare le relazioni con il territorio e le istituzioni. Sono questi alcuni degli obiettivi strategici di Legacoop Fvg espressi dal neopresidente Livio Nanino, alla sua prima uscita ufficiale, oggi, in occasione dell’assemblea delle cooperative aderenti a Legacoop Fvg che si tenuta presso il teatro Pasolini di Casarsa della Delizia. Nanino ha sottolineato, nella sua relazione, l’esigenza di condividere gli indirizzi strategici della politica regionale per poter adeguare e innovare le linee di sviluppo della Centrale cooperative.
“Un’interlocuzione continua – ha detto Nanino – porta beneficio al territorio e alla comunità regionale”. Diversi i temi messi sul tavolo fra cui quelli attinenti alle politiche dell’inclusione sociale e lavorativa, delle politiche di contrasto alla povertà e della legalità. “La cooperazione non chiede un mercato protetto dalla concorrenza – ha specificato – ma un mercato protetto dall’infiltrazione mafiosa, malavitosa. Per questo è necessario alzare l’impegno contro chi sceglie la forma giuridica della cooperativa per eludere le regole della leale concorrenza e dell’agire nella legalità”.
Sul punto, il presidente ha sottolineato come una delle possibili azioni di contrasto sia il rafforzamento delle revisioni oltre ad un’attenzione alla Centrale di committenza, alla costruzione dei capitolati, all’abbandono del massimo ribasso che non ha dimostrato, secondo Nanino, efficacia nel contenimento dei costi e permeabilità nei confronti del malaffare.
Il presidente ha inoltre ricordato alcuni dei numeri di Legacoop Fvg, che conta 188 cooperative aderenti con 6 nuove adesioni, 210.327 soci cooperatori, 15.893 addetti e un fatturato di 1,5miliardi di euro. La cooperativa più longeva conta 113 anni di vita mentre anche la presenza femminile è molto incisiva, con il 52,5% di socie e il 65,8% di lavoratrici.
L’apertura dei lavori assembleari è stata preceduta dagli interventi di Lavinia Clarotto, sindaco di Casarsa della Delizia, di Giuseppe Graffi Brunoro, presidente di Alleanza Cooperative Italiane Fvg, e dell’assessore al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia della Regione Fvg di Alessia Rosolen che ha evidenziato come l’identità e il rapporto con la comunità siano i due elementi che hanno permesso alla cooperazione di distinguersi rispetto alle altre forme di impresa assieme all’attenzione alla formazione continua di lavoratori.
Nell’occasione è stata consegnata una targa per i cento anni di fondazione di Coop Casarsa al suo presidente Mauro Praturlon. “Dopo un secolo – ha spiegato Praturlon – siamo oltre 16 mila soci e, da un unico spaccio in piazza a Casarsa, siamo arrivati a 14 tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, da due dipendenti a 120, garantendo occupazione nelle stesse comunità che serviamo. In questi numeri, in estrema sintesi, il cammino che abbiamo percorso in questi 100 anni di vita e i valori mutualistici, mai venuti meno, sono il faro che ci guiderà per il futuro”.
La giornata è stata aperta dalla tavola rotonda “Dalla tavola al campo, ripensiamo le nostre filiere”, moderata dal giornalista Rossano Cattivello con la partecipazione di Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, Mario Gregori, docente di Economia ed estimo rurale presso l’Università degli Studi di Udine, Alessandro Driussi, presidente di Venchiaredo Spa e di Gaetano Zanutti, funzionario del Settore Agroalimentare di Legacoop Fvg.
Il dibattito ha rilevato la necessità di rispondere alle esigenze emergenti del consumatore anche attraverso un’attenta analisi del mercato e ha messo in luce la possibilità di creare valore per il territorio attraverso progetti di filiera cantierabili: espressione reale di un salto culturale per la nuova politica agricola.