Quale futuro per il quartiere fieristico goriziano? Ancora contenitore importante per manifestazioni ed eventi, oppure spazio destinato ad attrarre gli investimenti di nuove realtà commerciali o industriali? La domanda torna d’attualità a Gorizia a fronte della situazione (forse più complicata rispetto al passato) dell’area di via della Barca.
Da qualche tempo ormai, di fatto, il quartiere fieristico ha chiuso i battenti, non più agibile e utilizzabile per qualsivoglia manifestazione: ne ha fatto le spese, ad esempio, anche la recente edizione 2019 della manifestazione sportiva giovanile “Gorizia in 4 lingue”, che aveva sede proprio nei padiglioni della fiera e che quest’anno è dovuta emigrare a Grado. Il problema è legato ad alcuni interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria – la struttura sarebbe afflitta da infiltrazioni d’acqua e il maltempo avrebbe anche provocato qualche danno alla copertura – sui quali la Camera di Commercio sta riflettendo. Ha senso investire ancora (evidentemente non pochi quattrini) su una struttura cronicamente sottoutilizzata, in un contesto reso ancor più complicato dalla crisi economica?
Un dubbio che dovrà quanto prima risposta, peraltro visto che nel frattempo si moltiplicano le voci relative all’arrivo di interessamenti concreti da parte di privati – pare del settore alimentare – per l’acquisizione e la riconversione del quartiere fieristico goriziano.
“Ipotesi simili ce ne sono state diverse, negli anni, ma allo stato attuale sono tutte valutazioni sulle quali non ha senso esprimersi – dice, senza sbottonarsi, il vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Giulia, Gianluca Madriz -. Il quartiere fieristico è dell’ente camerale, ma insiste su un terreno del Comune di Gorizia, la cui concessione è destinata alla scadenza. Ecco perché qualsiasi scelta e azione per il futuro dovrà essere frutto di un ragionamento condiviso”.
Un ragionamento che in ogni caso, e Madriz non lo nega, dovrà essere piuttosto urgente, dato che lo stallo non gioverebbe a nessuno. Al momento il dato concreto è che anche le tradizionali fiere della prossima primavera goriziana sono in forse, mentre le suggestioni alternative abbondano. Lo stesso sindaco Rodolfo Ziberna non ha nascosto un suo sogno, magari ambizioso ma interessante, ovvero quello di veder sorgere negli spazi di via della Barca un parco tematico votato alla storia. In una città, Gorizia, che da un passato di commercio e industria vuol proiettarsi in un futuro sempre più legato al turismo e alla cultura.
Padiglioni in cerca di futuro
Gorizia. Il quartiere fieristico è inagibile e rimane chiuso. Prima di investire ingenti somme l’ente camerale e il Comune devono capire cosa farne. Tra le ipotesi anche la vendita a privati
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