“Secondo l’Unione europea siamo l’unica regione italiana fortemente innovativa. Per migliorare ancora dobbiamo guardare al futuro con progettualità e potenziare gli asset del Friuli Venezia Giulia che garantiscono già un valore aggiunto. Penso, in particolare, alla logistica abbinata alla ricerca applicata e all’innovazione, aiutando le nostre start-up a stare sul mercato con strumenti in grado di mettere insieme il pubblico e il privato”. Lo ha affermato il governatore Massimiliano Fedriga nel corso del convegno “Porto e manifattura: tra sogno e realtà“, organizzato dalla Cgil nella sede delle Autovie Venete di Trieste.
“È inoltre fondamentale – ha aggiunto Fedriga – puntare sulla formazione avanzata dei lavoratori che dovranno acquisire nuove professionalità. La capacità di guardare lontano e la riprofessionalizzazione del personale delle nostre aziende sono passaggi cruciali per l’intero sistema economico regionale”.
“Ci saranno di certo nuove crisi industriali – ha evidenziato il governatore – che continueremo ad affrontare aiutando le aziende sane e dando certezze occupazionali ai lavoratori. Non dobbiamo dimenticare però che, in un quadro complessivo difficile, i dati del Friuli Venezia Giulia sono incoraggianti: stiamo crescendo più della media nazionale, scende la disoccupazione e abbiamo un aumento degli investimenti dell’1,8 per cento”.
“Il Porto di Trieste – ha quindi sottolineato Fedriga – rappresenta sicuramente una grande opportunità per Trieste e per il Friuli Venezia Giulia. Gli ottimi risultati ottenuti finora e la promozione del Porto Franco aiutano ad attrarre investimenti stranieri che, in ogni caso, non possono essere monodirezionali e riguardare solo la Cina. Dobbiamo essere bravi, infatti, a coinvolgere anche altri Paesi”.
“Allo stesso tempo – ha auspicato il governatore – non possiamo puntare solo sulla logistica portuale ma dobbiamo valorizzare anche le aree retroportuali della regione che – ha concluso Fedriga – deve diventare un hub per i Paesi dell’Europa centro-orientale”.