“Leggiamo da un quotidiano come un avvocato – mai sentito prima in merito al tema del fondo e delle Banche Venete – che sarebbe la voce di un gruppo di legali del Veneto che si starebbero dedicando alla presentazione delle domande di accesso al Fondo Indennizzo Risparmitori abbia richiesto un intervento normativo per prorogare la scadenza per la presentazione delle domande da parte dei risparmiatori dal 18 giugno, non di qualche giorno, non di qualche settimana, non di un mese, ma sino almeno a ottobre 2020″, commentano da Consumatori Attivi.
“Ci opponiamo fermamente a una tale proroga, che allontanerebbe i risparmiatori traditi dalla possibilità di ottenere l’indennizzo in tempi ragionevoli, se non addirittura dalla possibilità di avere un indennizzo”, prosegue la presidente dell’associazione, Barbara Puschiasis. “Vorremmo ricordare come i risparmiatori che si trovano coinvolti nel dissesto delle Banche Venete e non solo da oltre cinque anni attendono giustizia e l’indennizzo. Oggi addirittura si trovano a fronteggiare la crisi economica conseguente al Coronavirus senza poter contare sui propri risparmi, sommando alla tragedia vissuta un nuovo dramma”.
“La macchina dei rimborsi deve funzionare da subito senza ritardi e proroghe ingiustificate!”, conclude Puschiasis.