A causa della riduzione di approvvigionamenti di gas dalla Russia seguiti al conflitto in Ucraina, ma anche al problema della siccità, che ha ridotto i livelli di produzione di energia idroelettrica, la centrale termoelettrica A2A di Monfalcone è rientrata in funzione.
La riaccensione è avvenuta a partire da lunedì nell’ambito del piano nazionale sulle centrali a carbone. Non è la prima volta che accade quest’anno.
Era successo a marzo nell’ambito di un’attività di routine e a maggio. La centrale è dotata di un’Autorizzazione Integrata Ambientale che scadrà nel 2025 per cui fino a quella data può entrare in funzione senza alcuna particolare formalità.
“Finora le riaccensioni sono in media inferiori al 2021″, spiega il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint. “Molto dipende anche dalla richiesta di Terna e dal fabbisogno di energia per il gran caldo di questi giorni”.