Una maratona televisiva per raccontare in presa diretta le celebrazioni per il quarantennale del sisma in Friuli. Il filo diretto con i telespettatori di Telefriuli inizierà alle 17 di giovedì 5 maggio, quando nel duomo di Gemona una trentina di vescovi concelebreranno la messa. I presuli ricorderanno il loro fratello Alfredo Battisti, il vescovo del sisma che disse all’epoca: “Con la scossa di maggio è stato distrutto il Friuli, con quelle di settembre sono stati distrutti i friulani, che non hanno chiesto niente a nessuno, perché non c’era tempo da perdere neanche per piangere”.
Fu fatta valere l’identità che caratterizza la reazione di un popolo, che con le mani scavò per giorni sperando di salvare qualche vita umana. Bisognò fare di necessità virtù, perché molte macchine operatrici non era più utilizzabili essendo coinvolte sotto i crolli.
Dalle fabbriche alle chiese
I collegamenti televisivi, poi, proseguiranno la sera del 5 maggio quando dalle 21 andrà in onda la trasmissione Friuleconomy, durante la quale ci sarà un approfondimento sulla rinascita del tessuto produttivo e la ripartenza delle aziende piegate dal sisma.
Il giorno dopo, nell’ambito di Ore7, ancora approfondimenti nella giornata più solenne che vedrà il momento più alto alle 10.30 quando a Gemona arriverà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato giungerà nel loggiato del Comune accolto dal sindaco Paolo Urbani e poi effettuerà una camminata sino al Duomo per una visita.
Allarme in ateneo
La giornata con Telefriuli proseguirà con la proposta di servizi pre-registrati e un collegamento con l’Università di Udine dove, nella mattinata, in tutte le sedi dell’ateneo ci sarà una evacuazione con la simulazione di una scossa. Un’altra finestra si aprirà nel telegiornale dalle 13 con un’edizione più ricca che fornirà alcune anticipazioni degli eventi del pomeriggio e farà un primo bilancio della visita di Mattarella. Ci saranno interventi in diretta dal loggiato del municipio di Gemona che offriranno i ricordi di chi, sporco di calcinacci, non mollava i guanti e il piccone perché bisognava continuare a scavare. Tutti a prodigarsi per liberare chi era bloccato sotto pesi notevoli con la circolazione del sangue bloccata. Ai microfoni interverrà anche Elio Carchietti, già direttore regionale del servizio di emergenza 118 e all’epoca del terremoto fra i primi a intervenire sui luoghi disastrati. Un professionista che già negli speciali di Telefriuli ha evidenziato come al tempo si percepiva una cosa stranissima, un’empatia, una condivisione sofferta, quando arrivava un ferito in pronto soccorso: c’era una mobilitazione generale, non per curiosare, c’era un valore estremo. Ogni volta che giungeva un ferito voleva dire che c’era un sopravvissuto che aveva superato l’abbraccio mortale del sisma.
I rintocchi alle 21.08
Sempre venerdì 6 maggio, dalle 19 all’interno del telegiornale serale, ancora collegamenti contestuali alle trasmissioni Meteoweekend e Sentieri Natura. Alle 21.08 verranno mandati in onda, sempre da Gemona, le immagini del momento più intenso e cioè i 400 rintocchi in ricordo delle quattrocento vittime registrate in quella cittadina; seguirà la processione prima verso il Duomo e poi verso il cimitero, poi fino alle 22.30 continui collegamenti ancora per ricordi, memorie e interventi di chi il terremoto non l’ha mai dimenticato e mai potrà dimenticarlo.