Fabio Massaro ha 60 anni, è originario di Tolmezzo ed è uno degli ‘scampati’ al Coronavirus. Titolare della Italbedis di Legnago (e di altre aziende in Italia e nel mondo), impegnata nel trattamento e nella produzione di dispositivi che utilizzano l’acqua, è l’ideatore delle ‘casette’.
Ora sta mettendo a punto una nuova idea, in apparenza semplice, assieme al suo partner, Gianantonio Ronda, del Gruppo Ronda, di Zanè: perché non utilizzare l’umidità naturalmente presente nell’aria? Ecco che nasce un sistema in grado di catturare l’umidità dell’aria e, attraverso un concentratore solare, tutto green, che sfrutta i raggi del sole, produce acqua pura.
Una volta raccolta l’umidità dentro a un serbatoio, dopo il processo di vaporizzazione, si ottiene acqua demineralizzata pronta all’uso. Se aggiunta dei sali minerali necessari, può essere bevuta, quindi, destinata a un uso alimentare.
Massaro, che è uno dei primi inventori e player nazionali delle ‘casette per l’acqua’ note in tutta Italia, è entusiasta del suo progetto, che potrebbe avere anche scopi umanitari. Ovvero: portare acqua potabile nei Paesi dove questa non è, purtroppo, una normale consuetudine di vita quotidiana. “Possiamo fare del bene all’umanità intera, con questa invenzione” spiega Massaro. “La produzione inizierà in dicembre. Voglio indirizzare la mia vita da imprenditore a fare del bene: con uno sguardo attento alla sostenibilità ambientale e a un fare impresa etico”.
Eticità e sostenibilità ambientale vanno spesso a braccetto. Soprattutto in questo momento storico, di pandemia: quando è diventato normale per tutti noi, arrivare subito all’essenziale. In ogni senso.
Quanto e come l’ha cambiata il Covid? “Ero un entusiasta della vita prima, e lo sono ancora oggi. Forse di più. Sono un sopravvissuto. Con una possibilità in più di agire con etica e devozione alla vita”.
Italbedis produce macchine per la distribuzione dell’acqua per uso domestico e destinate agli esercizi pubblici. Genera ricavi per 20 milioni e occupa circa 100 dipendenti.
“Sono profondamente soddisfatto di avere creato questo nuovo macchinario con una tecnologia brevettata, innovativa e green. In questa mia seconda vita, voglio far sì che possa rendere la vita migliore agli altri, a chi non può ancora permettersi l’acqua potabile o dove l’acqua, per le condizioni climatiche è scarsamente presente”.