Gli organizzatori parlano della miglior edizione di sempre, sia come numeri che come accoglienza delle numerose attività collaterali. E aspettano tutti a Friuli doc. Si è chiusa la miglior edizione di sempre per la Sagra delle Patate di Godia: i registratori di cassa hanno alla fine contato all’incirca 17mila porzioni di gnocchi, 9.500 di patate fritte, e 3.000 di frico. Cifre lusinghiere che, va ricordato, contribuiscono ad un incasso che va a sostenere diverse associazioni del territorio e attività missionarie gestite da religiosi.
Al di là dei numeri, anche questo fine settimana è stato ricco di eventi, tutti con buona risposta da parte del pubblico a cui erano rivolti. Su tutti la caccia al tesoro “Tra Godie e la Tor”, che nella mattina di sabato ha coinvolto una sessantina di bambini assistiti da ragazzi più grandi e genitori; ma anche l’ormai storico concorso La patata più pesante – quest’anno quella coltivata da Valentino Mansutti, dal peso di ben 966g.
Sempre di successo la parte musicale: in particolare quella de IGel, che a grande richiesta sono tornati anche questa domenica con il loro dj set “condito” da un vivace intrattenimento. “Per noi è stato un grande piacere perché è come essere in famiglia – affermano – e speriamo di tornare anche il prossimo anno. Davvero il tempo è volato durante la giornata di Sagra”.
Apprezzamento anche per lo stand delle birre artigianali, ormai al suo terzo anno, che ha visto riempire oltre 4000 bicchieri: “Abbiamo notato un interesse sempre crescente – riferisce Walter Cainero, uno dei volontari dello stand – tanto che i consumi si stanno progressivamente spostando verso queste birre”.
Si è poi confermato l’interesse per la parte artistica, con le due mostre “Natura e colori, un percorso di emozioni” e “Osservando la natura”: “Abbiamo registrato un’affluenza superiore alle aspettative – assicura Alessandra Minin, presidente dell’associazione artistica culturale Albrecht Dürer -: non solo persone con un interesse specifico per queste forme d’arte, ma anche tanti curiosi che, magari in attesa degli gnocchi, vengono a dare un’occhiata. Per cui, come nostra prima presenza alla Sagra, non possiamo che dirci soddisfatti”.
E soddisfazione viene espressa anche dagli organizzatori: “Non possiamo che dire grazie – dichiara Luca Tonutti, a nome dell’intero comitato -, in particolare a tutti i volontari e alle tante associazioni che hanno contributo a rendere la Sagra di Godia un evento che va oltre la sola gastronomia. Senza dimenticare, naturalmente, il foltissimo pubblico”.
Gli oltre 200 volontari della Sagra non dismettono, però, ancora gli attrezzi del mestiere: come ogni anno si sposteranno infatti in centro a Udine per portare gnocchi, patate, frico e affini a Friuli Doc – la vetrina per antonomasia delle eccellenze enogastrononiche friulane. Arrivederci quindi in via Aquileia a Udine (all’incrocio con via Piave e via Gorghi), dal 13 al 16 settembre.