In vista del prossimo bando che sarà pubblicato dal Comune di San Vito al Tagliamento per la gestione della “Ostarie furlane”, inserita all’interno del complesso dei Battuti, è stato deciso dalla Giunta comunale di rivedere al ribasso il prezzo d’affitto, con una ulteriore novità: per il primo anno d’avvio sarà chiesto al gestore un costo simbolico.
Si parte dalla constatazione che sono andante deserte tre aste, l’ultima conclusasi a febbraio 2020. Proprio in quel periodo è scoppiata la pandemia e a San Vito, come nel resto d’Italia, è stato dichiarato dal Governo lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, successivamente prorogato e tuttora vigente. Non solo. Nel tempo, con i DPCM succedutisi, sono state sospese alcune attività tra cui quelle di somministrazione alimenti e bevande e l’Ente comunale ha stabilito così di attendere l’emissione di un nuovo bando. Ora con l’avvio del piano di vaccinazioni nazionale, si ipotizza nei prossimi mesi un graduale ritorno alla normalità.
Da queste premesse, il Comune ha deciso di riprovare con l’affidamento della gestione dell’Ostarie Furlane e in prima battuta si è deciso di rivedere ulteriormente al ribasso il prezzo di affitto mensile
del locale. In particolare, la Giunta comunale ha deciso di modificare l’aspetto relativo al canone di concessione, stante anche la situazione economica che si è sviluppata in seguito alla
pandemia, stabilendo di determinarlo in 1.500 euro una tantum per il primo anno, 800 euro mensili per il secondo anno e 1.500 euro mensili dal terzo anno. Anche quest’ultimo dato è stato rivisto al ribasso rispetto al passato.
“Stante una situazione economica che risente degli effetti dell’emergenza sanitaria, si è stabilito di dare un segnale chiaro e di sostegno economico – afferma il Sindaco Antonio Di Bisceglie – e accanto alle misure prese in favore per il sistema imprese, pubblici esercizi e attività presenti a San Vito, è stata introdotta una modifica per la parte economica relativa al bando di affidamento dell’Ostarie Furlane. Si tratta di un incentivo concreto affinchè il pubblico esercizio possa riaprire con maggiore serenità, ridando vita a questo scorcio unico e speciale della nostra bella San Vito”.
Non è ancora stato stabilito quando sarà emesso il nuovo bando, ma non si dovrà attendere molto. Nel frattempo, la Giunta comunale ha già confermato gli indirizzi dell’ultimo bando. Ad esempio, dovranno essere proposti prodotti a chilometro zero e nel locale non potranno essere installate slot machines o altri impianti per il gioco d’azzardo. Tra le linee di indirizzo per il locale di proprietà comunale inserito nel contesto storico culturale della cittadina, rimane fissato lo scopo e cioè che “non è semplicemente quella di pubblico ristoro storico, ma anche punto di incontro e di socializzazione della cittadinanza, in stretto rapporto con lo sviluppo delle attività di promozione turistica e culturale promosse dall’Amministrazione comunale stessa, di promozione di San Vito quale centro di interesse turistico regionale e di promozione dei prodotti tipici locali”.
Infatti, a dare risalto al ruolo della Ostarie furlane è la sua collocazione in centro storico, con potenziale richiamo verso la comunità locale e i turisti. Il prossimo bando stabilirà inoltre che l’aggiudicatario dovrà provvedere alla gestione della struttura, alla conservazione e manutenzione ordinaria di opere e arredi esistenti, alla fornitura di eventuali arredi o attrezzature integrative per garantirne la funzionalità. Nel menu dovranno figurare almeno 5 piatti tipici della cucina friulana, con prodotti della filiera corta locale o presidi Slow Food per valorizzare il territorio. Per le stoviglie, messa al bando della plastica: si potrà usare solo materiale eco-sostenibile.