E’ uscita ufficialmente Cantine d’Italia 2021, la Guida per l’Enoturista a cura di Go Wine. Come ogni anno ha mantenuto come periodo di uscita il mese di dicembre e ora si trova in libreria, nell’e-commerce e a disposizione dei soci Go Wine.
Il progetto mantiene la identità specifica, ovvero quella di una Guida pensata per i turisti del vino, che racconta e scrive di vino partendo dalla “Cantina”, come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti.
La Cantina che, nel corso degli anni, è diventata a pieno titolo un luogo di promozione del territorio, perché invita al viaggio e comunica con la sua realtà un’identità territoriale fatta di tutto quanto ruota attorno: il paesaggio, i vigneti, la tradizione del luogo, i borghi.
Il volume consiste in un articolato repertorio di cantine, ricco di dati e riferimenti che si aggiorna in ogni edizione, con nuovi inserimenti e alcune esclusioni. E con nuove cantine che ottengono per la prima volta il riconoscimento de L’Impronta.
L’edizione 2021 ha selezionato 790 cantine, 235 “Impronte d’eccellenza” per l’Enoturismo, oltre 4.350 vini e circa 1.500 indirizzi utili per mangiare e dormire.
Sono in totale 235 le “Impronte Go Wine” nell’edizione 2021: esse rappresentano un segno di “eccellenza” nel campo dell’Enoturismo nazionale e costituiscono una sorta di segno ideale che Go Wine attribuisce alle cantine che hanno conseguito un alto punteggio nella valutazione complessiva su sito, accoglienza e profilo produttivo. Si tratta dei tre fattori su cui si compone la presentazione delle singole cantine e su cui si definisce una loro valutazione.
Sito: luogo ove si trova la cantina, guardando anche alla cantina medesima dal punto di vista architettonico; ma anche sito come patrimonio di vigneti complessivo di cui dispone la cantina. Accoglienza: la vocazione della cantina verso una parallela attività, sia per attività come agriturismo, B&B o ristorazione, sia per iniziative culturali che denotano un atteggiamento di “apertura” della cantina verso il mondo esterno.
Vino: il profilo produttivo dell’azienda valutato nel tempo, al di là dell’exploit di una singola vendemmia; dunque anche tenendo conto del carattere della produzione, della eccellenza di alcune etichette, di una particolare cura verso specifiche tipologie di vini.
Il Friuli Venezia Giulia si distingue con 33 cantine recensite; di queste 11 ottengono il riconoscimento dell’Impronta Go Wine. Si tratta di Castello di Spessa – Capriva del Friuli; Il Roncal – Cividale del Friuli; Keber Edi – Cormòns; Keber Renato – Cormòns; La Viarte – Prepotto; Lis Neris – San Lorenzo Isontino; Moschioni – Cividale del Friuli; Russiz Superiore – Capriva del Friuli; Venica & Venica – Dolegna del Collio; Villa Russiz – Capriva del Friuli; Zidarich – Duino Aurisina.