Una varietà elegante che dà un vino morbido, con profumi delicati, che nel flysch di Cormons ha trovato un terreno adatto. Caratteristiche che contraddistinguono il Pinot bianco, un vino delizioso, di grande freschezza e complessità.
“Per la seconda volta nella nostra storia riceviamo, con il Pinot bianco Doc Collio, le quattro viti, il massimo riconoscimento di Vitae 2023, la guida ai vini dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais). L’anno scorso il premio era andato allo stesso vino dell’annata 2020, quest’anno al 2021”. Esprime grande soddisfazione Alessandro Dal Zovo, direttore generale della Cantina produttori Cormòns, perché il Collio Pinot Bianco 2021 ha ricevuto pure il Premio Qualità/Prezzo all’interno di “Berebene 2023”, guida del Gambero Rosso che aveva già riconosciuto questo pregio, nella scorsa edizione, a un altro vino della cooperativa guidata da Filippo Bregant “che sta portando risultati qualitativi molto importanti per tutto il territorio del Collio”.
Berebene, giunta alla 32esima edizione, è rivolta agli enoappassionati e agli operatori del settore (enoteche, ristoranti, bar, pizzerie), che sempre più spesso puntano l’attenzione alla qualità dei vini senza però rinunciare all’accurata selezione dei prodotti migliori. Introdotto nel Collio nella seconda metà dell’800, il Pinot bianco era chiamato anche Weissburgunder, Pinot blanc o Borgogna bianco. E proprio “600 piedi di viti di Borgogna bianco” furono piantati da un viticoltore cormonese nel 1872 in “una vigna di uve bianche in dolce pendio verso mezzogiorno, terreno quasi uguale al primo”, ovvero marnoso con poca argilla. Il Pinot bianco Doc Collio della Cantina, prima di essere imbottigliato, affina per ben 7 mesi sui lieviti, in grandi botti ovali di legno di quercia.