Appello ai mecenati – Tutelare il patrimonio artistico e promuoverlo a livello turistico è l’obiettivo dell’Art Bonus. Gli enti pubblici non ce la fanno più. Si cercano cittadini e imprese
Non basta il pubblico, per salvare il patrimonio culturale. Ormai è chiara l’importanza del privato, vero mecenate. La campagna Art Bonus, nata nel 2014, come decreto e, quindi, convertita in legge due anni dopo, invita tutti, la grande azienda ma anche il cittadino qualunque, a contribuire. L’obiettivo è tutelare il patrimonio culturale e promuovere lo sviluppo della cultura. A questo si aggiunge – passaggio che può fare la vera differenza – il rilancio del turismo.
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Luoghi del cuore: a rischio d’infarto – Segnalati dai cittadini, i monumenti, le dimore e i siti nella classifica del Fai dimostrano l’affetto che le persone comuni riservano al proprio territorio.>> di valentina viviani
Ognuno di noi ha un ‘luogo del cuore’, quello dove ama tornare, dove ha vissuto emozioni particolari, quello legato a ricordi indelebili o quello capace di rappresentare una parte di sé. Quello, cioè, che racconta una storia, anche se non per tutti è la stessa.
Per preservare e incentivare la memoria collettiva di luoghi speciali, da otto anni il Fai, Fondo Ambiente Italiano, ha istituito il censimento dedicato a “I luoghi del cuore”: ogni cittadino può votare un monumento, ma anche un luogo di interesse naturalistico, cui è particolarmente affezionato e che merita di essere salvaguardato.
Più di un milione e mezzo sono stati i voti giunti al Fai da ogni parte d’Italia, con 33 mila luoghi oggetto di segnalazione da parte di singole persone, che hanno partecipato spontaneamente all’iniziativa, o che hanno fatto parte di uno dei comitati.
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Il cimitero delle ville – Un importante patrimonio di dimore nobiliare nella Bassa friulana sta andando in malora. Ecco il viaggio dello sconforto
È sufficiente una tranquilla passeggiata nella Bassa friulana e ci si accorge ben presto della presenza, in ogni piccolo paese disseminato fra i campi, di una villa padronale e nobiliare chiusa e lasciata al degrado. Sono numerosi gli esempi di crolli di tetti e coperture, fino alla crescita, tragica ma inesorabile, della vegetazione all’interno. Alle volte ville attorniate da poche case. Altre, invece, al centro del paese.
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Finché ci sono i privati c’è speranza – Aziende e cittadini pronti a finanziare il restauro e la conservazione del nostro patrimonio storico culturale, sfruttando se posibile i benefici fiscali
Siamo un Paese ricchissimo di tesori artistici e culturali, ma fatichiamo a conservarli e proteggerli. L’assunto è tanto più vero in tempi di crisi, quando le istituzioni pubbliche faticano a reperire le risorse da destinare alla cura di un patrimonio invidiato a livello mondiale. Ciò spiega perché il mecenatismo, che pareva quasi dimenticato, sta tornando in auge. Che si tratti di aziende disponibili a finanziare importanti interventi di recupero o di privati cittadini pronti a dare un amano con piccole donazioni, anche nella nostra regione fioriscono numerose iniziative degne di nota. Gli esempi non mancano..
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Vivi e fantasmi della Pontebbana – Ovest di Udine – Il tratto tra Basiliano e Pasian di Prato non è stata stravolta dai capannoni. Non mancano però le strutture in degrado. Per la fonderia e l’albergo nessun progetto
La Pontebbana cambia volto a seconda del territorio che attraversa. Quella a Nord di Udine, un tempo sfavillante di negozi ora mostra segni di profondo declino e le sferzate di una crisi che ha svuotato molti immobili, mentre se la percorri nel Pordenonese, l’impressione è di maggiore dinamismo. C’è però un altro pezzo di questa lunga arteria, quella a Ovest di Udine e fino a Basiliano, che sembra sospesa tra i due estremi appena citati. Sono una manciata di chilometri, poco meno di nove fino al confine tra Pasian di Prato e Udine, sempre molto trafficati. Eppure, in questo tratto di strada non c’è stata la corsa spasmodica alla cementificazione vista per esempio a Nord del capoluogo friulano, complici molto probabilmente anche le numerose servitù militari che insistono ai suoi lati.
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No ai passi indietro – SAN GIORGIO DI NOGARO – Per il sindaco, Pietro Del Frate, il sistema delle Uti non è mai entrato a regime e anche al suo Comune manca personale. Nonostante le difficoltà, però, il primo cittadino non ha nessuna intenzione di uscire
L’ambiente appartiene a tutti e, quindi, è giusto che tutti se ne prendano cura. Così, per il terzo anno consecutivo, il Parco naturale delle Prealpi Giulie concederà incentivi per le attività di sfalcio dei prati, ma anche per quelle di recupero, ripristino e restauro del patrimonio storico, culturale e architettonico.
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Mamme pronte a tutto per il punto nascite – Latisana – Cittadini e sindaci tornano in piazza per chiedere la sua riapertura. E sono pronti a fare come in Lombardia…
La comunità è pronta a far sentire forte e chiara, ancora una volta, la sua voce per la riapertura del punto nascite. Venerdì 17 il Comitato ‘Nascere a Latisana’ ha chiamato a raccolta i cittadini che, alle 18, dal piazzale antistante il nosocomio si muoveranno in corteo fino al centro polifunzionale dove si terrà un dibattito al quale saranno presenti i sindaci dell’Unione territoriale e, si spera, il direttore dell’Azienda di assistenza sanitaria Giovanni Pilati. Dopo le petizioni, la raccolta delle tessere elettorali e la tempesta di mail, ora si torna in strada.
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Avanguardie in prima linea – Dal Futurismo al Cubismo fino a rifiuto dei Dada: durante la Grande Guerra l’arte rispecchia il periodo complesso e tormentato
A pochi giorno dall’apertura della mostra “Offensiva di carta” che il Castello di Udine ospita dal 31 marzo al prossimo 7 gennaio, puntiamo l’attenzione sul mondo dell’arte durante la Grande Guerra. Mentre la mostra udinese, infatti, si concentra sulla propaganda durante un conflitto lungo, doloroso e drammatico, il panorama culturale europeo, capace di cogliere gli spunti e gli stimoli di un periodo complesso, dimostra intensità e vivacità. A cominciare dalle avanguardie, che caratterizzarono proprio i primi anni del Novecento.
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Per i live è già (quasi) estate – Ligabue rimandato ad aprile, ma per il pubblico regionale ci sono grandi stelle nazionali (Biondi e Capossela) e proposte internazionali
Quattro grandi concerti nel giro di una settimana sono una specie di ‘anticipo’ d’estate, più che di primavera. Un assaggio di quello che accadrà tra pochi mesi, con i nomi già annunciati per le platee regionali e più di qualche sorpresa non ancora svelata. Il ‘pokerissimo’ viene a mancare per il forfait in extremis di Ligabue, che ha spostato al 28 e 29 aprile per motivi di salute i concerti già annunciati del ‘Made in Italy tour’ al Palarubini Alma Arena di Trieste venerdì 17 e sabato 18 (il primo era sold out!).
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